Associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Questa l’accusa per cui il gip Simonetta D’Alessandro ha emesso una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Giovanna Petricone, moglie del senatore Luigi Lusi e di due commercialisti, nell’ambito dell’inchiesta sull’ammanco da diversi milioni di euro del partito della Margherita. Il magistrato ha anche inviato alla Camera la richiesta di autorizzazione a procedere finalizzato all’arresto, anche nei confronti dell’ex tesoriere della formazione politica e parlamentare. L’inchiesta per cui è stato chiesto l’arresto di Lusi è coordinata dall’aggiunto Alberto Caperna e dal pm Stefano Pesci. L’atto del gip D’Alessandro è stato eseguito stamane dagli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. Per il suo secondo matrimonio, nel luglio del 2009, Lusi ha speso – secondo quanto accertato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna e dal sostituto Stefano Pesci – oltre 30 mila euro per lo chef Antonello Colonna pagando con assegni della Margherita. “E’ un provvedimento giuridico abnorme” dice Lusi. “Alcune affermazioni – asserisce ancora Lusi – non sono nemmeno riscontrate, come i poteri del Comitato di tesoreria e dei revisori dei conti della Margherita. Prendono per buone sommarie informazioni di Enzo Bianco”, cioé il presidente dell’Assemblea federale del partito. “In sostanza – prosegue l’ex tesoriere della Margherita – nessun fatto nuovo, ma la qualificazione giuridica contenente il reato associativo. Per mia moglie la misura chiesta è per pericolo di fuga. Nessun altra ragione”. “Siamo sconcertati” è la reazione del difensore del senatore. “Questo provvedimento – afferma l’avvocato Luca Petrucci – arriva dopo una ampia confessione, dopo aver chiesto incidente probatorio che ci è stato rigettato. Dopo aver chiesto il sequestro del sistema informatico contabile della Margherita, su cui non c’é ancora data risposta. Dopo aver messo a disposizione della Margherita tutti i beni immobili oggetto di contestazione viene disposta una misura cautelare per la quale allo stato non si comprende su quali elementi nuovi si basi l’ordinanza”. “Si conferma che la Margherita e i suoi esponenti sono vittime di un reato” è invece il commento dell’avvocato Titta Madia, difensore dei Dl.
Moglie Lusi: case per alimentare la carriera. Lusi investiva in immobili per alimentare la sua carriera politica. Così Giovanna Petricone, moglie dell’ex tesoriere della Margherita per il quale i Pm hanno chiesto l’arresto per associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. Secondo gli inquirenti, proprio le dichiarazioni della donna forniscono “la chiave interpretativa più efficace” rispetto alla vicenda che riguarda l’ammanco da oltre 23 milioni di euro dai fondi della formazione politica. “Nel 2006 – ha detto la donna – Luigi Lusi diventò senatore della Margherita e a quel momento mi espresse la sua preoccupazione per il futuro del partito, che immaginava destinato ad una prossima estinzione. Mi disse che il suo progetto era quello di gestire i fondi della Margherita in modo del tutto autonomo”. “Se la sua carriera fosse finita – ha aggiunto la moglie di Lusi – il patrimonio sarebbe rimasto alla famiglia”. “E’ così spiegata la scelta di Lusi: con la Margherita in via di liquidazione il suo futuro politico è incerto. Nello stesso tempo si trova in una posizione che gli consente di attingere praticamente senza un controllo alle risorse della Margherita: la situazione ideale per assicurarsi, attraverso operazioni di auto-finanziamento, una cospicua provvista a fini strutturalmente ambigui, potenzialmente destinata sia all’arricchimento personale sia ad alimentare il suo futuro politico”.