Sono passati 4 anni, dallo scandalo che coinvolse l’ex presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, in seguito ad un incontro con una trans nel luglio del 2009. E’ di oggi la notizia del rinvio a giudizio, deciso dal gup del tribunale di Roma, Stefano Aprile, dei 4 carabinieri responsabili del blitz che mise nei guai l’ex governatore, oltre alla stessa Josè Alexander Vidal Silva meglio nota come Natali per la sostanza stupefacente che avrebbe ceduto secondo gli inquirenti proprio al “presidente”. Il giudice ha disposto il processo del maresciallo Nicola Testini (che era in ferie a Bari il giorno dell’irruzione nell’appartamento di via Gradoli); dei militari Luciano Simeone e Carlo Tagliente. L’altro carabiniere, Antonio Tamburrino, dovrà rispondere della sola ricettazione del video che ritraeva Marrazzo in compagnia del viado. Rispetto a Testini è stata ritenuta insussistente l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato in relazione alla morte del pusher Gianguerino Cafasso, avvenuta tra l’11 e il 12 settembre 2009 in una stanza dello hotel Romulus.
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