E’ stato rimandato al 19 dicembre prossimo il processo a carico di Silvio Berlusconi, imputato per corruzione in atti giudiziari. Ancora un’ incognita resta il caso della testimonianza di David Mills, oggi in video – collegamento da Londra, insieme ai giudici britannici e ai suoi legali. L’ultima parola arriverà, appunto, nell’udienza del 19 quando il tribunale deciderà se Mills andrà ascoltato come testimone semplice oppure come testimone-imputato in procedimento connesso (quindi, con la possibilità di avvalersi della facolta’ di non rispondere). Nel pomeriggio èintervenuto anche il pm Fabio De Pasquale, dopo che in mattinata si è registrato uno scontro tra i giudici di Oltremanica e quelli italiani. De Pasquale ha spiegato che in Italia non c’è l’obbligo di mettere a disposizione i documenti su cui si deve esprimere il testimone e ha comunque sottolineato che tutte le carte conosciute dalla difesa di Silvio Berlusconi sono note anche a quella di Mills. Inoltre, ha precisato che a Mills, sono noti i temi dell’esame a cui dovrebbe essere sottoposto. Il tribunale ha cancellato le date del 5, 6 e 10 dicembre perché prima dell’ascolto di altri testimoni e dello stesso Berlusconi (il cui interrogatorio o dichiarazioni spontanee erano previste per il 5 dicembre) dovrà essere risolto il ‘nodo Mills’.
Berlusconi: “Processo Mills, perdita di tempo”: Un Berlusconi visibilmente annoiato ed assonnato, quello che ha presenziato oggi all’udienza del processo in cui avrebbe dovuto essere sentito come testimone l’avvocato David Mills. Tant’è che l’ex premier ha giudicato tale processo come “una perdita di tempo”. “ All’ udienza di oggi è stato difficilissimo restare sveglio”, ha aggiunto il presidente del Consiglio dimissionario. Berlusconi ha poi lasciato il palazzo dopo tre ore per la pausa promettendo che sarebbe tornato per la sessione pomeridiana.
“Il processo non avrà esito giuridico – ha affermato Berlusconi rispondendo ai giornalisti – perché a febbraio c’e’ la prescrizione. Questo dimostra una pervicacia incomprensibile, quando un processo non può avere effetti giuridici, per evidenti e doverosi motivi di economia processuale si deve abbandonare; c’è la volontà di continuare per arrivare al nulla”. Secondo Berlusconi “tutte le persone che erano in aula, alcune pagate dai contribuenti italiani e altri dal sottoscritto, perdevano tempo”.
Berlusconi è arrivato in tribunale alle 11 e si è seduto nell’aula dove si tiene il processo al fianco dei suoi avvocati, Niccolo’ Ghedini e Piero Longo. Per lo più immobile, per almeno un quarto d’ora è apparso da dietro visibilmente addormentato, accasciato sullo schienale della poltrona, a metà mattinata si è concesso una pausa uscendo dall’aula.