Ruby, Polanco: “Ad Arcore mi vestivo da Boccassini”

L’aveva preannunciato Marysthell Polanco. “Ne vedrete delle belle”, aveva affermato prima di entrare in aula, e così è stato. “Durante le feste Bunga Bunga di Arcore mi sono vestita da Boccassini (pm di Milano, ndr) per far ridere Berlusconi”, esordisce la soubrette nell’interrogatorio per il processo Ruby che vede imputato l’ex premier Silvio Berlusconi. La Polanco ha poi specificato che durante le cene ad Arcore “si cantava, si faceva burlesque e a volte mi vestivo da Obama o da Whitney Houston e facevo uno spettacolo”. Insieme alla Polanco c’erano anche altre ragazze, “ma nessuna era nuda e avevamo sempre reggiseno e mutandine molto elaborate con pizzi e piume”. La soubrette ha poi escluso categoricamente di avere avuto rapporti sessuali con Berlusconi o di aver visto scene di sesso in generale tra gli ospiti delle cene e le ragazze. “Non ho mai avuto rapporti sessuali con Berlusconi e non ho mai visto le ragazze che si facevano toccare né ho mai saputo di rapporti sessuali a pagamento”, ha detto.

Alla domanda del pm Sangermano, che gli ha chiesto se sapesse di ragazze che avevano ricevuto soldi da Berlusconi, la Polanco ha risposto: “Sì, qualcuno ha detto di aver ricevuto soldi dicendomi ‘guarda che bravo che è stato’”. La soubrette ha dichiarato di aver conosciuto anche Ruby in un negozio in corso Buenos Aires e di averla poi vista in due occasioni ad Arcore per una cena ma di non essere in grado di dire cosa poi abbia fatto Ruby con Berlusconi in quanto la prima occasione in cui l’ha incontrata la Polanco non è poi scesa nella discoteca dove poi si faceva il Bunga Bunga, mentre nella seconda occasione ha assistito solo al ballo della danza del ventre fatto dalla stessa Ruby.

Spinelli: “Ho portato 20 milioni ad Arcore”. Particolari scottanti quelli che emersi oggi, nel corso di un’udienza del processo Ruby. Questa volta a far discutere, sono state le dichiarazioni del ragioniere Giuseppe Spinelli, che ha affermato di aver portato ad Arcore, su indicazione dell’ex premier Silvio Berlusconi, in due anni, nel 2009 e nel 2010, circa 20 milioni di euro in contanti. I soldi venivano incassati da Spinelli tramite assegni compilati da Berlusconi e consegnati ad Arcore una volta alla settimana, generalmente il lunedì. “Portavo i soldi a casa ad Arcore, normalmente il lunedì, ma non so come li spendeva”, ha dichiarato Spinelli ai pm Ilda Boccassini e Antonio Sangermano.

In merito al pagamento delle cosiddette Olgettine, Spinelli ha confermato di aver corrisposto i soldi a volte tramite bonifico, a volte direttamente in contanti, ma “sempre dopo aver ricevuto autorizzazione da parte di Berlusconi”. I bonifici e i pagamenti in contante sono stati definiti da Spinelli come prestiti “infruttiferi” alle ragazze per permettere loro di far fronte alle spese quotidiane, come l’affitto, il pagamento delle bollette, eccetera. “Erano ragazze che venivano dall’estero, non avevano lavoro o soldi e avevano bisogno di tutto”, ha dichiarato Spinelli. Nello specifico per quanto riguarda la gestione delle spese delle ragazze che risiedevano nel residence delle Olgettine, Spinelli ha specificato di aver conosciuto nella primavera 2010 Nicole Minetti che “si occupava degli affitti degli appartamenti e quindi chiedeva di effettuare i pagamenti con le provviste messe a disposizione da Silvio Berlusconi”.

In seguito allo scoppio dello scandalo del bunga bunga e delle feste ad Arcore a partire da quest’anno Spinelli ha dichiarato che alle ragazze “facciamo bonifici bancari mensili” per sostenerle anche a fronte del coinvolgimento nel procedimento penale a carico dell’ex premier. Fra le beneficiarie dei bonifici Spinelli ha escluso che ci sia Ruby ‘Rubacuori’.

 

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