Resterà a Milano il processo sul caso Ruby nel quale risultano imputati Lele Mora, Emilio Fede e Nicole Minetti accusati di induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile. A deciderlo, i giudici milanesi che non hanno accolto le richieste delle difese che volevano spostare il procedimento a Messina o a Monza. Respinte anche le eccezioni di nullità presentate.
Punto d’accordo tra difesa ed accusa, invece, il divieto d’ingresso alle telecamere in aula. Così, almeno, si sono espressi questa mattina sia gli avvocati dei tre imputati che il pm Antonio Sangermano. I giudici della quinta sezione penale decideranno nella prossima udienza, fissata per il 2 marzo. Per questo procedimento, inoltre, il calendario è stato dimezzato, da quattro a due udienze al mese, per i tanti procedimenti, per di più con detenuti, pendenti davanti al collegio.