Caso Ruby, Rigato al processo: “Lavoro a Mediaset, mai preso soldi da Berlusconi”

Dai 2000 ai 2500 euro al mese. Questa la cifra che svariate ragazze, interrogate come teste al processo Ruby, hanno dichiarato di percepire dall’ex  premier Silvio Berlusconi. Unica voce fuori dal coro, quella di Giovanna Rigato che   alle domande dei giudici su eventuali “regali pecuniari” da parte del Cavaliere, ha risposto non aver mai preso soldi da Berlusconi, precisando che “il presidente mi ha sempre considerato una ragazza benestante, quale anche sono e non mi ha mai dato dei soldi”. Rigato ha però sottolineato che lavora a Mediaset e che guadagna circa 50 mila euro lordi all’anno. Durante la sua deposizione, la donna si è soffermata anche sulle serate ad Arcore: “Erano semplici cene con la musica, mai visto toccamenti da parte del presidente o fatti di natura sessuale”. Insomma, ha sintetizzato, “nulla di strambo”. Ricorda, tuttavia, che Francesca Cipriani, “mia grande amica”, mi disse che la sera del 19 settembre 2010 aveva preso 2000 euro e un braccialetto come regalo di compleanno”. Sulle ragioni per cui altre abbiano ricevuto dei soldi e lei no, Rigato dice. “Credo che la Cipriani abbia parlato col presidente della sue difficoltà. Non è facile vivere a Milano senza soldi…”.

 

Parla anche Ioana Claudia Amarghioale. “Berlusconi mi paga l’università Bocconi e provvede al mantenimento della mia famiglia”. “Mio padre è un artigiano e mia madre ha perso il lavoro”. Così Ioana Claudia Amarghioale, classe 1990, spiega il suo rapporto con l’ex premier e le serate trascorse ad Arcore “parlavamo di politica, crisi finanziaria e calcio”. La giovanissima, media universitaria del 27 e 4 esami ancora da sostenere prima di discutere la tesi, è convinta di laurearsi “a gennaio”, ma soprattutto rivendica di essere stata “danneggiata da questo processo”. “Ho subito una discriminazione psicologica dai miei compagni di università”e non solo: “due giorni fa un operatore telefonico della mia banca quando ho detto il mio nome mi ha riso in faccia. Basta digitare il mio nome su Google per leggere storie non dignitose”. Le serate trascorse ad Arcore, a partire dal settembre 2009, “erano solo normali cene”. In un’occasione, ricorda “ho conosciuto Ruby: ha detto di avere 24 anni, ho pensato ne avesse anche qualcuno in più e di essere egiziana. Mi è sembrata una persona sfortunata in cerca di aiuto”. 

 

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