Caso Ruby. Rubacuori minorenne, Carrozzo: “Berlusconi lo sapeva”

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“Era gennaio, no febbraio 2010”. Una testimonianza ricca di sbavature e particolarmente confusa, quella di Floriano Carrozzo, amico di Ruby, che però alla fine dichiara: “Ruby mi disse che Berlusconi sapeva che era minorenne”. Al processo che vede imputato l’ex premier per concussione e prostituzione minorile, viene rilasciata una dichiarazione che potrebbe compromettere seriamente la posizione del Cavaliere.

La versione ‘finale’ del giovane e’ che avrebbe saputo della minore eta’ di Ruby nel gennaio – febbraio 2010, dopo che lui le aveva fatto un complimento e lei gli aveva chiesto quanti anni dimostrasse (“Io gliene davo 19 – 20”). “Mi disse – spiega Carrozzo – che all’inizio non aveva detto al Presidente del Consiglio che era minorenne, ma glielo aveva rivelato in seguito. Questo e’ accaduto prima della notte in Questura del 27 maggio 2010”. Prima di arrivare a queata versione, Carrozzo fa molta confusione e colloca alcuni fatti, come la rivelazione di Ruby sulla sua eta’ svelata a Berlusconi, prima nel 2010 e poi nel 2011, arrivando addirittura a dire di avere conosciuto la ragazza “nel maggio – giugno 2010”. Dai tabulati telefonici risulta che Carrozzo e’ in contatto con lei dal marzo 2010 e tronca i rapporti dopo l’esplosione mediatica della vicenda, alla fine dell’ottobre di quello stesso anno. Quando fu convocato dalla Procura, Carrozzo scrisse un rapporto ufficiale per i suoi superiori sulla sua frequentazione con Ruby, conosciuta in discoteca a Milano e alla quale avrebbe prestato anche duecento euro mai restituiti (“Ma non sapevo facesse la prostituta, ne’ lei mi chiese mai soldi per rapporti sessuali”). Una relazione di cui anche i magistrati ignoravano l’esistenza e che ora, invece, sara’ acquisita anche perche’ potrebbe contenere riferimenti temporali piu’ precisi. Per Niccolo’ Ghedini, uno dei legali dell’imputato, la confusione di Carrozzo sulle date ne fa “un teste positivo per la difesa, anche considerando che a lui sembrava che la ragazza non fosse minorenne”.