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L’Inter non fa giocare Sneijder ed il Sindacato mondiale dei calciatori professionisti, FifPro, invoca l’intervento di Fifa Uefa e Commissione Europea. La questione è nata in seguito alla vicenda che ha come protagonista l’olandese Wesley Sneijder, il cui contratto con la società nerazzurra scade a meta del 2015, alle prese con le problematiche contrattuali. L’Inter ha chiesto al giocatore di prolungarlo fino al 2016, ma conservando lo stesso stipendio totale. “In altre parole, lavorare un anno in più senza ricevere alcun compenso. Sneijder ha rifiutato e l'allenatore Andrea Stramaccioni non lo ha fatto più giocare. È giunto il momento di far suonare un campanello d'allarme – dice il sindacato in una nota -. Le società sostengono che i giocatori devono rispettare i contratti”. “Il principio non dovrebbe essere applicato anche al contrario? – continua l'organismo -. Sneijder non ha puntato una pistola alla testa del Consiglio di amministrazione dell'Inter per costringerlo a firmare il suo contratto. Il club glielo ha offerto in piena consapevolezza”. Fifpro si rende conto che è un momento di difficoltà economica ed i club vogliono ridurre gli stipendi: “Ma – si legge ancora nella nota – se si vuole offrire ai giocatori un accordo a condizioni inferiori, andrebbe fatto solo in scadenza di contratto”. A consolare il ‘caro Wes’ ci pensa intanto il Presidente dell’Aic, Damiano Tommasi, che, secondo ‘La Gazzetta dello Sport’, avrebbe telefonato al trequartista interista per fare il punto della vicenda: “Non conosciamo ancora i contorni della vicenda – ha detto Tommasi -. La speranza è che si arrivi presto ad un chiarimento confidando nell'esperienza e nell'immagine di un grande club come l'Inter. Tutti i contratti però vanno tutelati”. Il Sindacato si dice pronto sin da subito a tutelare i diritti del giocatore. Altro caso citato dal FifPro, analogo al caso Sneijder, è quello di Fernando Llorente, giocatore dell’Atheltic Bilbao.
