“La sola ipotesi dell’accompagnamento coatto del Premier Berlusconi nel processo Tarantini, dove è parte lesa, appare grottesca e preoccupante. Nessun cittadino dovrebbe essere trascinato con la forza dinanzi al pubblico ministero che indaga in suo favore. È ridicola l’idea che il capo del governo, in una fase di grave crisi del Paese, possa essere costretto ad essere ascoltato senza concordare ragionevolmente le date, con il dovuto fair play, in ossequio al principio di leale collaborazione”, dichiara Pierluigi Mantini capogruppo UDC Giunta per le Autorizzazioni. “La notifica pubblica dei tre giorni entro cui Berlusconi deve presentarsi alla Procura di Napoli è irrituale e ben poco collaborativa. In ogni caso il procuratore Lepore deve sapere che non sussistono precedenti parlamentari, presso la Giunta, di autorizzazione all’accompagnamento coatto di un parlamentare affinché sia meglio difeso.Dobbiamo essere tutti seri e responsabili – conclude Mantini- senza esasperare i conflitti inutili nel Paese”.