A seguito dell’accaduto che ha fatto infuriare l’Anm, il ministro della Difesa ha riferito in un’interpellanza alla Camera dei deputati.
”Non pensavo che qualcuno potesse contestare un ministro che viene a rispondere a una interpellanza…”. Guido Crosetto risponde in Aula alla Camera all’interpellanza urgente di + Europa per chiarire il senso del suo ‘sfogo’ sui magistrati
“Sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole”, ha asserito Crosetto, riferendo alla Camera sulle dichiarazioni rilasciate contro l’Anm e la magistratura. “Non ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni. Do lettura di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia. Io ho totale fiducia nella magistratura ma so discernere, mi riferisco ad alcune cose pubbliche che ho sentito in cui qualcuno ha parlato di una magistratura che deve avere ‘una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti’”.
“Apro un tema di cui dobbiamo discutere prima o poi: questo scontro tra politica e magistratura dovrà finire. Io ho trovato alcuni magistrati – ho sentito esponenti di Area – che vedono nel governo un attacco alla magistratura, quasi che non voglia farla lavorare. C’è chi ha detto che il ruolo della magistratura deve essere quello di riequilibrare la volontà popolare. Ma chi ha responsabilità deve essere terzo: pensate se questa frase l’avesse pronunciata un generale o un prefetto”.
Crosetto, poi, ha sottolineato che “in questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam: trasmissioni, insulti, interpretazioni malevole delle mie parole”. A questo proposito, il ministro si è rivolto direttamente a Benedetto Della Vedova, rassicurandolo: “Stia tranquillo, quando ho elementi per denunciare vado a denunciare. In questo caso era una cosa molto più semplice: una riflessione da fare in questo luogo”.
Inoltre, il ministro della Difesa ha ricordato i cittadini arrestati e condannati al carcere pur essendo innocenti. “Poi parleremo anche di altri numeri che non sono quelli dello scontro fra politica e magistratura: di 30.778 innocenti finiti in manette negli ultimi vent’anni, tutti sconosciuti; parleremo delle scarse dotazioni che hanno i magistrati per fare il loro lavoro. Se volete che venga verrò mille volte in Parlamento, non ho nulla da cui difendermi, l’unica cosa che chiedo è il rispetto dovuto a storia e persone”, ha detto.
Infine, il cofondatore di Fratelli d’Italia ha smentito l’indiscrezione che lo vedrebbe aver interferito con le attività dei carabinieri. “Io ho parlato non come capo dei carabinieri, che dipendono gerarchicamente dal ministro della Difesa, ma funzionalmente dal ministro dell’Interno. Almeno studiate!”, ha tuonato. E ha concluso, osservando: “In Aula c’è poca gente. Ringrazio Schlein e Conte per la loro presenza. Hanno dimostrato che era vera la loro attenzione, mi è dispiaciuto che tanti di quelli che in questi giorni avevano detto che era grave non ci fossero questa mattina”.
A margine dell’intervento di Crosetto, le opposizioni sono insorte e hanno risposto alle affermazioni del ministro di FdI. In prima linea, si sono schierati il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e la capogruppo del Partito democratico alla Camera dei deputati, Chiara Braga.
“Dal ministro Crosetto abbiamo sentito solo complottismi e vittimismi, ha esposto un ragionamento che mi preoccupa perché denuncia una carente cultura delle istituzioni, mettendo sullo stesso piano il generale Vannacci, il cui ruolo è asservito all’esecutivo, e i giudici che godono di autonomia e indipendenza”, ha asserito il leader pentastellato Conte, intercettato dai giornalisti mentre lasciava Montecitorio.
“Crosetto viene a Montecitorio ma non risponde a nessuna domanda. Vittimismo e confuso attacco alla magistratura ‘accusata’ di difendere i diritti fondamentali della Costituzione. Da oggi ancora più preoccupati di sentire pronunciare queste parole dal ministro della Difesa”. È quanto twittato dalla capogruppo dem alla Camera Braga, dopo l’interpellanza del ministro a Montecitorio: “Ha lamentato un plotone di esecuzione ad personam dopo aver rilasciato quell’intervista sulla giustizia ma qui ad personam sono solo le fermate dei treni per i ministri e i privilegi di una classe politica che sembra riportarci indietro nel passato”.
“Non penso che Guido Crosetto sia tra i ministri più bravi. Se fosse tra i più bravi mi verrebbe da chiedersi: chissà tutti gli altri”, Marco Furfaro, deputato del Pd, membro della segreteria nazionale di Elly Schlein e promosso a volto televisivo del nuovo Partito democratico “massimalista”, che occhieggia a grillini e Alleanza Verdi e Sinistra, in studio da Corrado Formigli a PiazzaPulita su La7 non va giù leggero sul ministro della Difesa, che poche ore dopo avrebbe riferito in Aula alla Camera sulla sua ormai famosa intervista al Corriere della Sera sulla magistratura.
Il big di Forza Italia Giorgio Mulè ascolta in silenzio e con una certa malcelata perplessità l’attacco di Furfaro, mentre Andrea Scanzi del Fatto quotidiano, seduto accanto al deputato dem, più passano i secondi e più sembra divertirsi.
“Crosetto era uno che parlò della Brigata Wagner come quella che ci mandava i migranti in tutta Italia – prosegue nella sua invettiva Furfaro -. Io non so se ha fatto uno scivolone, ha pure pensato di riferire in Commissione Antimafia o al Copasir. Ben che vada, è una cialtroneria istituzionale, ben che vada… perché il ministro della Difesa ha su di sé la credibilità delle istituzioni”.
“Se Mulè, che è vicepresidente della Camera – conclude il suo ragionamento il deputato del Pd -, dicesse domattina in una intervista che ci sono poteri dello Stato che stanno tentando l’eversione io mi preoccuperei, perché non è un normale cittadino che rilascia un’intervista. Se non è così è pure peggio, è un bandito politico”.