Cassa integrazione direttamente sui conti corrente: così si anticipa l’Inps

Tempi duri questi per chi, a causa dell’emergenza Coronavirus, si è ritrovato senza un impiego da un giorno all’altro. Mentre il Governo è a lavoro per assicurare aiuti previdenziali e fiscali a chi più ne ha bisogno (aziende comprese), con gli interventi approvati dal decreto “Cura Italia” sono arrivate anche le prime polemiche.

Cassa integrazione ai tempi del Coronavirus: le banche anticipano l’Inps

Posto che ogni aiuto economico-previdenziale previsto dal decreto di Conte è subordinato alla presentazione di una specifica richiesta e alla sua successiva accettazione da parte dell’Inps, nel frattempo – si chiedono in molti – come faranno quelli rimasti senza stipendio a far fronte alle proprie necessità (economiche e non solo)? È questo per esempio il caso delle aziende e dei lavoratori ai quali sarà riconosciuta la cassa integrazione per i periodi di “non lavoro” causati dall’emergenza sanitaria.

Prima che le procedure per avere accesso alla Cig vengano avviate, tuttavia, passerà – inevitabilmente – del tempo. Da qui, quindi, l’idea di coinvolgere le banche nel riconoscimento anticipato della cassa integrazione ai lavoratori, in modo tale da far arrivare a questi ultimi gli importi spettanti senza dover fare i conti con i tempi della burocrazia.

L’Abi (Associazione Bancaria Italiana) si è messa subito a lavoro per trovare un accordo con l’Inps, studiando un meccanismo che consenta il versamento della cassa integrazione direttamente sui conti correnti dei lavoratori.

Cassa integrazione, come funziona l’anticipo

Come hanno spiegato il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini, la cassa integrazione anticipata dalle banche è da intendersi come una sorta di prestito. In questo modo i lavoratori che sono al momento senza impiego a causa del Covid-19 potranno ricevere dagli istituti di credito autorizzati un anticipo della cassa integrazione prevista dal decreto Cura Italia.

I pagamenti dell’Inps verranno pertanto riconosciuti prima del tempo ai soggetti interessati, al momento molto preoccupati dall’idea di dover rinunciare al proprio stipendio per un determinato periodo.

La soluzione presentata da Abi, però, rimane al momento una proposta. Sindacati e associazioni imprenditoriali hanno comunque accolto con entusiasmo l’idea, tant’è che si sono attivati immediatamente per trovare un accordo che renda possibile l’anticipo della Cig così come prospettato. L’auspicio, anche in questo caso, è che si trovi un punto di incontro nel minor tempo possibile.

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