In vista del decreto di agosto il Governo vuole approvare in tempi brevi la proroga della cassa integrazione Covid di altre 18 settimane, la proroga del divieto di licenziamento (attualmente in scadenza il 17 agosto) e la deroga sui contratti a termine.
La proposta del Governo è prolungare la cassa integrazione di emergenza fino alla fine dell’anno per consentire alle aziende che si trovano in seria difficoltà di avere una copertura a carico dello Stato che eviti i licenziamenti. Sarebbero ulteriori 18 settimane di ammortizzatori sociali da aggiungersi a quelle finora previste per la crisi del coronavirus e che per molte imprese stanno per scadere.
Da definire ancora il criterio con cui si può accedere a questi ulteriori quattro mesi e mezzo circa di cassa integrazione: il requisito potrebbe essere l’appartenenza ad uno dei settori più colpiti dal Covid oppure una certa soglia di calo del fatturato.
Il Governo sembra sia anche intenzionato a prolungare il blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno. Ricordiamo che il blocco attualmente in vigore è in scadenza il 17 agosto. Senza una proroga della scadenza dal 18 agosto le aziende in crisi saranno libere di mandare a casa i lavoratori.
La proroga fino a fine anno, però, di una misura applicabile in tutte le aziende: probabile che sia possibile ridurre l’organico in alcuni casi, come il fallimento, la cessazione dell’attività produttiva o l’accordo sindacale per l’uscita concordata del lavoratore.
Previsto, inoltre, un prolungamento fino a dicembre della deroga sui contratti a termine, compresi quelli in somministrazione, per poter rinnovare o prorogare i rapporti di lavoro senza causale.
Il Decreto Rilancio ha concesso ai lavoratori ed ai datori di lavoro una flessibilità temporanea nell’ambito dei contratti a tempo determinato. Fino al 30 agosto 2020 la proroga di questo tipo di contratti non necessita di causale. L’articolo 93 del decreto legislativo 34/2020 riguarda i contratti in scadenza e già attivi al 23 febbraio scorso.