Cassaintegrazione, Cisl lancia l’allarme: 178mila posti di lavoro a rischio

La Cassaintegrazione continua ad essere un nodo difficile da sciogliere e la Cisl lancia un nuovo appello: sono 178mila i posti di lavoro a rischio. Nei primi quattro mesi dell’anno sono state autorizzate oltre 365 milioni di ore di cassa integrazione per una media di 530.000 lavoratori coinvolti a zero ore. Lo rileva la Cgil sulla base dei dati Inps spiegando che i lavoratori hanno perso 1,4 miliardi di euro di reddito, in media 2.600 euro a testa.  La cassa integrazione in deroga ha registrato in quattro mesi appena 50,5 milioni di ore autorizzate con un calo del 54,41% sullo stesso periodo del 2012 a causa delle difficoltà nel finanziamento dello strumento. Secondo il segretario confederale Elena Lattuada “I numeri sono lontanissimi dalla media maturata nel 2012, e che è stata tra i 28/29 milioni di ore al mese, che ci segnalano una drammatica emergenza fatta di centinaia di migliaia di lavoratori che non stanno percependo alcun reddito, sebbene ne abbiano diritto. Va posto rimedio, prima che la situazione esploda, autorizzando l’Inps a sanare il pregresso e ad anticipare le coperture fino a certezza delle risorse”. Secondo la Cgil: “Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento strutturale delle aziende tornano a diminuire e rappresentano solo il 6,65% del totale dei decreti. Un segnale evidente del progressivo processo di deindustrializzazione in atto nel Paese”.

 

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