Cassazione: Sequestrare tutti i fondi della Lega fino a 49 milioni di euro

Doccia fredda per la Lega di Matteo Salvini. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del pm di Genova contro la Lega ed ha bloccato tutti i fondi del partito. “Ovunque venga rinvenuta qualsiasi somma di denaro riferibile alla Lega Nord, su conti bancari, libretti, depositi, questa deve essere sequestrata fino a raggiungere 49 milioni di euro”. Lo sottolinea la Cassazione nelle motivazioni che accolgono il ricorso del procura ligure contro Matteo Salvini contrario ai sequestri a tappeto. Il Riesame ora deve seguire le indicazioni degli ermellini. A quanto si apprende fino ad ora sarebbero stati bloccati 1,5mln di euro.

Secondo i supremi giudici, la Guardia di Finanza può procedere al blocco dei conti della Lega in forza del decreto di sequestro, emesso lo scorso 4 settembre dal pm di Genova, senza necessità di un nuovo provvedimento per eventuali somme trovate su conti in momenti successivi al decreto. Di parere avverso Giovanni Ponti, legale della Lega, secondo cui le uniche somme sequestrabili sono quelle trovate sui conti “al momento dell’esecuzione del sequestro con conseguente inammissibilità delle richieste del pm di procedere anche al sequestro delle somme depositande”.

La reazione della Lega. “Siamo stupiti di apprendere dalle agenzie, prima ancora che dalla Cassazione, le motivazioni della sentenza per cui dovrebbe proseguire il sequestro relativo a 48 milioni di euro di rimborsi elettorali. Forse l’efficacia dell’azione di governo della Lega dà fastidio a qualcuno, ma non ci fermeranno certo così”, dice Giulio Centemero, deputato della Lega e amministratore del partito. “Forse l’efficacia dell’azione di governo della Lega dà fastidio a qualcuno, ma non ci fermeranno certo così”. L’amministratore del partito ribadisce l’onestà e la trasparenza nella gestione dei fondi della Lega e provocatoriamente dice di volere “portare in monetine da 10 centesimi al tribunale di Genova tutto quello che abbiamo raccolto come offerte da pensionati, studenti e operai durante il raduno di Pontida”.

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