Reato di truffa prescritto per Umberto Bossi e Francesco Belsito. L’ex tesoriere della Lega resta, però, responsabile del reato di appropriazione indebita. La decisione arriva dalla Cassazione che si è pronunciata in merito al processo sulla truffa ai danni dello Stato per la vicenda dei rimborsi elettorali dell’allora Lega Nord oggi Lega Nazionale di Salvini. I giudici hanno anche confermato, però, la confisca dei 49 milioni di euro al partito del ministro degli Interni mentre cadono le confische personali. Insomma i soldi dovranno essere restituiti.
Confermate le condanne per i revisori Diego Sanavio e Antonio Turci, accusati di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato. Assolto il terzo revisore Stefano Aldovisi. Restano fermi eventuali risarcimenti alle parti civili, Camera e Senato.
La vicenda è quella della presunta maxi truffa ai danni dello Stato messa a segno dal Carroccio e dei 49 milioni di cui la Corte d’Appello di Genova ha imposto la restituzione. A settembre la Procura aveva concordato con la Lega una rateizzazione da 600mila euro all’anno, che porterebbe a estinguere il debito in 76 anni.
Per Salvini, la sentenza della Cassazione sui 49 milioni,non cambia nulla. “Sono anni che vanno avanti con questi 49 milioni, a me non cambia niente. Non mi cambia la vita”, ha tagliato corto il leader del Carroccio.
“Dall’orrore che inizialmente si profilava, ne è scaturita un sentenza non così tremenda”, dice Angelo Alessandro Sammarco, difensore di Belsito. “Adesso aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza – ha aggiunto il legale, ricordando che – per Belsito è rimasta in piedi l’accusa di appropriazione indebita, per la quale la pena dovrà essere rideterminata dalla Corte d’Appello di Genova. Imputazione che noi contestiamo perché Belsito non ha commesso alcuna appropriazione indebita. Dopo aver letto le motivazioni, valuteremo se fare delle impugnazioni straordinarie sulla decisione”.
Umberto Bossi e Francesco Belsito il 26 novembre erano stati condannati, dalla Corte d’Appello di Genova, rispettivamente a e 10 mesi e 3 anni e 9 mesi.