La Catalogna si è fermata oggi a mezzogiorno per protestare contro l’arresto deciso ieri sera da una giudice spagnola dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart. In tutte le città ci sono state concentrazioni davanti ai municipi e ai luoghi di lavoro. A Barcellona migliaia di persone hanno partecipato alla concentrazione di Piazza Sant Jaume davanti alla sede del Govern cantando ‘Libertat!’ e Els Segadors. Nella folla il presidente Carles Puigdemont. Il governo catalano condanna come ‘una vergogna democratica’ gli arresti. Ciò che non aveva osato fare il franchismo lo ha fatto un tribunale del XXI secolo, ha detto: ‘Due persone innocenti sono state private di libertà da un tribunale incompetente per reati inesistenti’.
Intanto l’ala sinistra del fronte secessionista, la Cup, ha proposto oggi uno sciopero generale in Catalogna a tempo indefinito. Il dialogo ora è impossibile, ha detto la dirigente Cup Mireia Boya, affermando che a questo punto si potrebbe parlare solo di una mediazione internazionale . Ci sono le condizioni per proclamare la Repubblica.
Il capo dei Mossos d’Esquadra, Josep Lluis Trapero, interrogato ieri a Madrid come imputato per sedizione, è stato accolto da un’ovazione al rientro oggi nella sede della polizia catalana a Barcellona. Trapero è stato lasciato in libertà vigilata dalla giudice che lo ha interrogato. La magistrata ha invece ordinato l’arresto dei leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuxart. Circa 400 agenti e comandanti dei Mossos hanno lungamente applaudito Trapero.
La Guardia Civil spagnola ha fatto irruzione questa mattina nella sede del servizio catalano di emergenza del 112 a Reus dove ha effettuato perquisizioni e ha sequestrato registrazioni delle comunicazioni con la polizia regionale dei Mossos durante il referendum del 1 ottobre scorso. La polizia spagnola accusa i Mossos di ‘inazione’ per non avere partecipato alle violente cariche di Guardia Civil e Policia Nacional contro la folla ai seggi del referendum di indipendenza dichiarato illegale da Madrid.