Una destra che disprezza lavoratori e poveri. Quando c’è un incidente sul lavoro si indignano, ma è un’indignazione formale di facciata. Ieri il Sindaco Trantino è la sua maggioranza potevano dare un segnale di attenzione verso chi lavora in condizioni proibitive, ma hanno detto: NO!
La maggioranza, in consiglio comunale, obbedendo all’irrituale intervento del Sindaco Trantino, ha respinto la mozione presentata dal capogruppo del Pd Maurizio Caserta, e sostenuta da tutta l’area progressista Partito Democratico, Movimento Cinquestelle e Alleanza Verdi-Sinistra. La mozione che sosteneva l’iniziativa della FILLEA CGIL che chiedeva al Sindaco di Catania di adottare ordinanze restrittive per tutelare le lavoratrici e i lavoratori esposti a temperature proibitive. In pratica si chiedeva la sospensione dell’attività lavorativa, nei cantieri, quando il termometro supera i 35 gradi, per lavoratrici e lavoratori sarebbe scattata la cassa integrazione e le aziende non avrebbero ricevuto nessun danno economico. Si chiedeva l’approvazione di un provvedimento adottato da centinaia di amministrazioni, un segnale per la tutela di lavoratrici e lavoratori.
La maggioranza e il Sindaco, hanno detto no, tirando fuori scuse speciose e ridicole: dalle difesa delle politiche “liberali” come dichiarato da un consigliere (forse voleva dire liberiste, ma non ha gli strumenti per coglierne la differenza): per cui la vita di chi lavora vale meno dell’interesse economico delle aziende, al possibile ritardo nella consegna dei lavori che potrebbe far perdere eventuali finanziamenti. Quest’ultima scusa risulta paradossale nella città in cui ci sono voluti ben tre anni per completare una rotonda e dove i lavori per la metropolitana, iniziati 30 anni fa, sono ben lontani dall’essere completati. Sarebbe stato più onesto dire noi stiamo dalla parte delle aziende e degli imprenditori e ce ne freghiamo dell’incolumità delle lavoratrici e dei lavoratori. Come Sinistra Italiana ripete da mesi, questa amministrazione dimostra, con ogni suo provvedimento, disprezzo e odio per chi lavora nelle strade, nei cantieri, nelle fabbriche, per chi non arriva a fine mese, per chi vive nelle aree degradate della città, per chi convive con un disagio sociale, per chi ha problemi di accessibilità a causa di disabilità fisica.
Giolì Vindigni segretario provinciale di Sinistra Italiana