“LiberiAmo Messina dal Ponte di Matteo Verdini”. Con questo slogan il leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, ha dato appuntamento giovedì 25 aprile a Messina dalle 17,30 in poi a Torre Faro nei pressi del Pilone (al locale La Pinnazza). Sarà presente anche il sindaco di Messina Federico Basile, il cui intervento insieme a quello di De Luca è previsto alle 19:00.
De Luca: “Siamo contrari al ponte di Matteo Verdini che dovrebbe essere realizzato con una rapina del Fondo Sviluppo e Coesione che appartiene alla Sicilia. È impensabile che due miliardi di euro che servono per gli invasi, che servono per le strade, per le scuole, per i depuratori vengano scippati alla Sicilia per il ponte sullo Stretto di Messina. Noi siamo per il corridoio Berlino-Palermo che prevede l’alta velocità da Salerno fino a Villa San Giovanni, la sostituzione della monorotaia dei Borboni in Sicilia, il potenziamento del Porto di Gioia Tauro e di Augusta e che prevede la realizzazione anche del Ponte sullo Stretto di Messina. A questo scippo e al “Ponte degli affari”, diciamo no”.
‘’Prima Messina o prima Cateno?”. A chiederlo è il consigliere del Gruppo Misto Cosimo Oteri, dopo quello che definisce “l’ennesimo voltafaccia di Cateno De Luca, che questa volta ha trascinato con sé, non si sa quanto obtorto collo, anche il sindaco di Messina e suo successore a Palazzo Zanca Federico Basile”.
“La necessità di tutelare il territorio messinese – spiega Oteri – passa anche attraverso la realizzazione del ponte sullo Stretto, come peraltro in passato sia De Luca che Basile hanno ribadito più e più volte, facendone uno dei cavalli di battaglia delle campagne elettorali del 2018 e del 2022. Basile, che ha una laurea in economia e commercio, sostiene che più legge e studia il progetto e meno è convinto della bontà dello stesso. Su quali basi possa affermare ciò non è chiaro, a meno che, a nostra insaputa, non abbia preso una laurea in ingegneria in un’università online.
Ogni settimana – incalza Oteri – abbiamo tecnici di fama internazionale che vengono in Commissione Ponte a spiegano la bontà e la sostenibilità del progetto. Ma tutto questo a Cateno De Luca e al suo fedele Federico non importa perché loro possiedono il Verbo e tanto basta. Resta da vedere, visto che hanno tradito la fiducia di migliaia di elettori che il ponte lo volevano e lo vogliono ancora e che solo grazie al 5,4% portato in dote dalla Lega gli è scattato il premio di maggioranza che poi, con la sua sconcertante politica, ha perso. Insomma, non vorremmo che dietro questa ostilità all’opera ci sia la delusione per il mancato inserimento del sindaco di Messina nella Stretto di Messina SpA. Se così fosse, sarebbe un comportamento imperdonabile che all’appuntamento di giugno gli elettori non potranno dimenticare”.