Cdm: Ecco il decreto Cultura
Letta: Inversione di tendenza

“Un segnale fortissimo al Paese di inversione di tendenza assolutamente profondo, forte e unico, segno di una strategia di lungo periodo. La cultura è la bandiera principale del nostro Governo”. Con queste parole il premier Enrico Letta saluta il varo, da parte del Cdm, del dl ‘Valore Cultura’. Dal governo arriva, dunque, un primo grande intervento per il rilancio della cultura partendo da Pompei per arrivare alle fondazioni liriche.

Letta: opportunità di lavoro per 500 giovani. Il Ministero dei Beni Culturali per facilitare l’accesso e la fruizione del patrimonio culturale da parte del pubblico attuerà un programma straordinario di inventariazione e digitalizzazione. In questo piano saranno selezionati 500 laureati under 35 ai quali sarà data la possibilità di accedere a un tirocinio di 12 mesi. Il progetto pilota partirà nelle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, con i primi 100 ragazzi.

Progetto Pompei: arriva il Direttore generale. Finalmente il governo presta la giusta attenzione al sito archeologico di Pompei, da troppo tempo abbandonato a se stesso. Per gestire e coordinare gli interventi e gli appalti fuori e dentro il sito archeologico di Pompei sarà istituita la figura di un Direttore generale del Progetto Pompei che dovrà definire le emergenze, assicurare lo svolgimento delle gare, migliorare la gestione del sito e delle spese. Il Direttore sarà l’amministratore unico del nuovo organismo Progetto Pompei, che avrà il compito di definire i tempi di realizzazione degli interventi e potrà ricevere donazioni ed erogazioni liberali. Il Direttore avrà il supporto di tecnici provenienti dall’amministrazione statale (massimo 20 persone) e di 5 esperti in materia giuridica, economica, architettonica, urbanistica e infrastrutturale. La Soprintendenza speciale per i Beni archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia sarà  separata dal polo museale di Napoli e Caserta dove nascerà la nuova Soprintendenza per i beni archeologici.

90 mln per tax credit cinema, 5 mln per musica. Per il tax credit per il cinema, come auspicato dagli operatori del settore, sarà garantita la cifra di 90 milioni di euro. Sarà inoltre introdotto un tax credit pari a 5 milioni di euro sulla musica, ispirato a quello sul cinema, per far fronte alla crisi del mercato musicale e promuovere giovani artisti e compositori emergenti. Ne beneficeranno opere prime e opere seconde, senza distinzioni di genere. “Il tax credit per le imprese musicali è un importante intervento per promuovere i nuovi talenti: va espresso un plauso al ministro Bray per aver individuato un modello di incentivazione anche per le etichette musicali”. E’ questo il commento a caldo di Enzo Mazza, presidente della Fimi, la Federazione dell’industria musicale, al decreto Valore Cultura varato oggi dal Consiglio dei ministri.

Stop tagli orizzontali in teatri e enti culturali.  Gli enti culturali vigilati dal Ministero dei Beni Culturali e i Teatri stabili pubblici non dovranno piu’ effettuare i tagli orizzontali sulle spese relative a pubblicita’ e tourne’e come previsto dalla spending review: a stabilirlo e’ il decreto Valore Cultura approvato oggi dal Consiglio dei ministri.

Fondazioni liriche: arrivano 75 mln e commissari. Per risanare la propria situazione debitoria le fondazioni lirico-sinfoniche potranno accedere a un fondo di 75 milioni di euro, che sarà  gestito da un commissario straordinario. E’ previsto un iter speciale a richiesta delle Fondazioni in stato di crisi. Queste Fondazioni, per ricevere i fondi, dovranno presentare entro 90 giorni un piano industriale di risanamento e ridurre fino al 50% il personale tecnico amministrativo.

Fondi spettacolo non più a pioggia. Il decreto Valore Cultura mette un freno ai fondi per lo spettacolo che non saranno più assegnati a pioggia sui diritti acquisiti ma saranno distribuiti in relazione alle attività svolte e rendicontate. Ai fini della trasparenza sarà prevista un’anagrafe degli incarichi amministrativi ed artistici degli enti di spettacolo. Il decreto prevede inoltre che il ministro possa nominare gli organismi collegiali necessari per decidere l’utilizzo delle risorse del ministero dei Beni Culturali. Prevista anche una corsia preferenziale per le donazioni alla cultura che, fino a 5 mila euro, potranno essere effettuate senza oneri amministrativi a carico del privato, con la garanzia della destinazione indicata dal donatore e con la piena pubblicità delle donazioni ricevute e del loro impiego.

Spazi città affidati ad artisti. Sull’esempio di ’59 Rivoli’ a Parigi alcuni spazi statali e demaniali saranno affidati alla gestione di artisti under 35, sulla base di bandi pubblici a rotazione semestrale. In questo modo saranno creati spazi all’interno delle città in cui gli artisti potranno esprimersi creativamente e ricercare nuove forme di espressione. Il decreto prevede inoltre che il Mibac abbia la possibilità di razionalizzare i fondi interni per gestire al meglio le aperture museali. Gli introiti della vendita dei biglietti e i proventi del merchandising relativi ai siti culturali, che con la finanziaria del 2008 erano stati ridotti fino all’attuale 10-15%, infine, saranno riassegnati interamente al Ministero.

Agli Uffizi 8 mln. Al Museo Shoah Ferrara ne arrivano 4. Il decreto Valore Cultura approvato oggi dal Cdm stanzia 8 milioni di euro per il completamento del progetto Nuovi Uffizi e 4 milioni di euro per la realizzazione della sede del Museo della Shoah di Ferrara. Per una serie di siti che necessitano di interventi urgenti dei Beni Culturali saranno stanziati 2 milioni di euro.

Bray: Con cultura si crea crescita. E’ soddisfatto il ministro della Cultura Massimo Bray del varo del decreto Valore Cultura. “Erano quasi 30 anni che un governo non dedicava un intero decreto alla cultura. E’ il segno evidente che il governo è convinto che dalla cultura si può ripartire per creare crescita, sviluppo e posti di lavoro e per dare un futuro al nostro Paese e credere nelle nuove generazioni. E’ una scelta politica molto molto chiara”. Il ministro in conferenza stampa illustra il decreto. “Siamo convinti che nel cinema ci sia una parte importante del patrimonio e della memoria del nostro Paese”, ha spiegato il ministro annunciando anche l’estensione dello stesso meccanismo per la musica. Inoltre, il Dl punta alla valorizzazione del sito di Pompei: “Nascerà  un Progetto Pompei per le iniziative di coordinamento fuori dal sito archeologico, ci sarà un direttore generale che garantirà il rispetto degli impegni relativamente ai bandi per Pompei che avrà una sua sovrintendenza speciale, con Ercolano e Stabia”, spiegato Bray.

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