Il ministro per gli Affari Ue Paolo Savona, sul quale ci sarebbe l’accordo tra M5S e Lega per la nomina a presidente Consob è arrivato a Palazzo Chigi dove è in programma il Consiglio dei ministri che dovrebbe ufficializzare la decisione. Nessun commento sulla conferma della sua nomina è giunta da parte del ministro, interpellato dai cronisti mentre entrava nella sede del governo.
L’interim per il ministero degli Affari europei al premier Giuseppe Conte e nessun rimpasto di governo. Sarebbe questo, a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, uno dei corollari dell’intesa sulla nomina di Savona alla presidenza della Consob.
“Il ministro Savona non può fare il presidente della Consob, il governo non può ignorare le leggi. Le ragioni di incompatibilità di Savona sono diverse”. Lo afferma Simona Malpezzi, vicepresidente del gruppo dem a Palazzo Madama. “Il ministro – sottolinea – ha lavorato fino a maggio 2018 per il fondo Euklid, quindi per un soggetto vigilato da Consob, in più risulta in conflitto con le leggi Madia e Frattini. Se il Cdm approvasse la nomina, pur in presenza di tali incompatibilità, ci troveremmo di fronte ad una situazione gravissima e senza precedenti”.
“Sul caso Savona – perché di caso si tratta – ho l’impressione che delle due l’una: se non vale la Madia, vale la Frattini, e viceversa. L’incompatibilità resta evidente, gli azzeccagarbugli sono avvertiti”. Lo scrive in un tweet il deputato Pd Filippo Sensi che, in un successivo tweet, osserva: “Ricordo, inoltre, che la 281/1985 (la legge che istituisce la Consob) definisce la “piena autonomia” della Commissione e tra i criteri per la scelta dei suoi componenti esplicita quello della “indipendenza”. Come la mettiamo con le veline sull’accordo “politico” su Savona?”. E poco dopo l’esponente Dem “cinguetta”: “Mi chiedo poi: il ministro Savona – che si dimise lo scorso maggio da direttore di Euklid Ltd e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese – è ancora azionista di Euklid? E in che percentuale? E, nel caso, questo sarebbe compatibile con suo incarico Consob?”.
“Nessuna telefonata Conte-Salvini, nessun incontro, nessuna preoccupazione”, nessun “Salvini furioso”. La ricostruzione pubblicata oggi dal Corriere della Sera “è surreale e completamente inventata”. Lo rende noto la Lega, spiegando che “i rapporti con il presidente del Consiglio sono cordiali e si lavora per la soluzione dei dossier sul tavolo del governo”.