La Corte Europea dei diritti dell’uomo ha respinto il ricorso del Governo italiano contro la sospensione del decreto di espulsione per un anarchico nigeriano di 24 anni che vive a Bologna. Il giovane, in passato, era stato condannato con la condizionale per detenzione di esplosivo, ma i giudici avevano per lui escluso l’aggravante del terrorismo. Il mese scorso il ministro dell’Interno Matteo Salvini aveva firmato l’espulsione, ma, dopo il ricorso dei difensori (gli avvocati Ettore Grenci, Cinzia Brandalise e Alessia Lauri) la Cedu aveva sospeso l’ordine, chiedendo spiegazioni sul perche’ il nigeriano fosse ritenuto pericoloso.
Il giudice di pace di Bari non aveva convalidato il trattenimento nel Cpr e il 24enne era stato rimesso in liberta’. Salvini aveva quindi parlato di una “vicenda vergognosa”. Ora c’e’ la nuova pronuncia della Cedu, secondo cui l’espulsione e’ illegittima. Lo riporta il Resto del Carlino e la notizia trova conferme in ambienti giudiziari.