Equità: è questo ciò che manca nel pacchetto “Salva-Italia” di Mario Monti secondo la Cei. La manovra del governo Monti era “necessaria ma poteva essere più equa, si è fatto ancora poco. Si sono fatti passi ma potevano essere ancora più equanimi”. Per monsignor Giancarlo Bregantini, responsabile della Commissione Cei per i Problemi sociali e il Lavoro, “si poteva fare di più sui redditi alti”.
Sir: Segnale arrivato. L’agenzia dei settimanali cattolici (Sir) voce importante dell’oltre Tevere, sottolinea che “il segnale è arrivato, chiaro e forte all’Europa, al sistema politico italiano e ai cittadini”. Il Sir commentando la manovra messa a punto dal governo Monti scrive che “le parole-chiave servizio, responsabilità, condivisione, coesione, giustizia, equità, libertà diventano anche criteri di giudizio per valutare il governo e la politica. E anche per auto-valutarci, tutti e ciascuno. In un sistema connesso e globalizzato, infatti, tutti contano, tanto”. Insomma il segnale è arrivato soprattutto ad una Europa “confusa e frastornata che ha bisogno dell’Italia, non solo per tenere la sostenibilità dell’Euro, ma anche e soprattutto per consolidare definitivamente questa realtà così cruciale. C’è bisogno dell’Italia per fare l’Europa, e l’Italia deve essere in grado di giocare la sua partita”, precisa la voce dei cattolici. Ma il segnale è arrivato anche al sistema. “Il governo ‘tecnico – scrive Sir- ha saputo parlare alle tre maggiori gambe della sua maggioranza e alle parti sociali, dando così corpo a quella fase politica intermedia che dovrà portare a riarticolare l’offerta con la prossima legislatura”. E il segnale “è arrivato anche ai cittadini, che hanno bisogno di fiducia, avere fiducia nei propri mezzi per poter lavorare e avere fiducia nei governanti”.