Record di preti pedofili negli ultimi anni. Da 10 anni a questa parte, infatti se ne contano 135. Tuttavia per i vescovi non vige l’obbligo di denuncia. E’ quanto emerge dalla Conferenza episcopale italiana.
I dati diffusi dalla Cei, relativi al decennio 2000-2010, si riferiscono non solo ai casi “verificatisi” ma anche a quelli “emersi”, come ha spiegato il segretario generale mons. Mariano Crociata. Ed infatti Crociata ha soprattutto sottolineato la discordanza tra i casi realmente accaduti, 135 sono i sacerdoti segnalati alla congregazione per la Dottrina della fede, il dicastero vaticano responsabile del ‘dossier’ pedofilia, e quelli denunciati alla magistratura italiana, solo 77 prelati. Sul complessivo numero di 135, la congregazione della Santa Sede è giunta a 53 condanne e 4 assoluzioni, mentre i restanti 78 casi sono in istruttoria.
La Cei ha quindi diffuso le linee guida comportamentali per combattere il fenomeno; tra queste, come era atteso, non figura l’obbligo di denuncia. Il documento stabilisce che “il vescovo, non rivestendo la qualifica di pubblico ufficiale né di incaricato di pubblico servizio, non ha l’obbligo giuridico di denunciare all’autorità giudiziaria statuale le notizie che abbia ricevuto” in merito agli abusi sessuali compiuti da sacerdoti su minori. Tuttavia è “importante la cooperazione del vescovo con le autorità civili, nell’ambito delle rispettive competenze e nel rispetto della normativa concordataria civile”.