La perentoria ordinanza del Sindaco Trantino per la pulizia delle strade dalla cenere: uno scherzo di cattivo gusto, mancanza dell’azienda appaltatrice o incapacità dell’amministrazione? A pagare, sono sempre i cittadini.
Catania sorge ai piedi di un maestoso vulcano attivo. Da decenni con cadenza imprevedibile, ma costante, l’Etna dà vita ad eruzioni “stromboliane” con caduta di cenere sulla città e i comuni limitrofi. Conosciamo benissimo il fenomeno, accade da sempre.
La tecnologia e i macchinari hanno fatto progressi incredibili. In Giappone e in Islanda il problema della pulizia è stato risolto da tempo ma a Catania si continua a vivere alla giornata. Così, dopo l’ultima eruzione con abbondante pioggia di cenere che ha ricoperto la città, non potendo sperare nella pioggia – da quasi due anni non cade una goccia, figuriamoci se piove a luglio – il Sindaco ha dichiarato che la pulizia della città sarebbe stata eseguita in tre settimane. Allo scadere del termine, Trantino si è accorto che il problema si è trasformato in emergenza di salute pubblica perché sono stati superati ripetutamente i limiti di polveri sottili presenti nell’aria, con grave nocumento per la salute degli abitanti. L’amministrazione ha, quindi, emesso un’ordinanza per la pulizia straordinaria delle strade, ordinanza poco pubblicizzata che, comunque, ha visto la mobilitazione di tanti catanesi: auto parcheggiate a centinaia di metri di distanza o in garage privati, per lasciare le strade libere nei giorni e agli orari stabiliti. Il risultato? La pulizia non è avvenuta o è avvenuta parzialmente, come lamentano sui social centinaia di catanesi. Il giorno dopo, lo stato delle strade era immutato o in qualche caso la cenere era solo spostata da una parte all’altra della carreggiata, i marciapiedi non sono stati mai puliti, come accade oramai da anni, e i sacchetti pieni di cenere, raccolta dai negozianti, sono ancora ai margini delle strade.
Il Sindaco nel frattempo inaugurava con gli altri “dinosauri” della politica siciliana e nazionale, una fermata della metropolitana pronta dopo decenni di ritardo. L’ennesima beffa per i catanesi che da tre settimane respirano cenere lavica, se la ritrovano addosso, negli occhi, tra le lenzuola e sono veramente stanchi e preoccupati. Amministrazione inadeguata.
Marcello Failla segretario cittadino Catania
Giolì Vindigni segretario provinciale Catania