Stessa sede di molti vertici, Palazzo Grazioli, residenza romana del Cavaliere, ma carte in tavola completamente diverse per il primo summit del centrodestra post-elezioni. Il ‘frontman’, forte del risultato elettorale, è infatti il leader leghista Matteo Salvini che ottiene da Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni il mandato a trattare per trovare una soluzione per le presidenze delle Camere. Intanto, ma non solo.
Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche già oggi Salvini prenderà contatto con il leader del Movimento cinque stelle Luigi Di Maio e con il segretario reggente del Pd Maurizio Martina per la questione delle presidenze delle Camere.
A Salvini, poi, sarebbe stato dato anche il mandato a trattare per la formazione del governo, M5s compresi senza ‘veti’ da parte di Berlusconi. Tra le proposte sul tavolo quella di fare assumere al segretario del Carroccio – ma a quanto pare lui non ha preso in considerazione l’appello degli alleati – la presidenza del Senato in modo che a lui il presidente della Repubblica conferisca un mandato esplorativo per costruire un esecutivo. Comunque sia il centrodestra a Palazzo Madama ha, dopo il quarto scrutinio, i numeri per fare eleggere il ‘suo’ presidente d’aula.
C’è poi il mandato a sondare i Cinquestelle anche per la formazione del governo ma tutti e tre i leader avrebbero escluso intese con il Pd. Nell’incontro è stato anche deciso che il centrodestra si presenterà unito alle Consultazioni al Quirinale e con il nome di Salvini come candidato per Palazzo Chigi.
‘Oggi in Germania dopo circa 6 mesi è stato formato il Governo, credo che ci impiegheremo di meno rispetto a quei tempi’, ha detto Luigi Di Maio oggi a Milano a un incontro con Confcommercio: ‘Credo che le clausole per l’aumento dell’Iva vadano disinnescate subito e non vadano rinviate per questioni tecniche. La spending review è importante, prima di parlare di sforamento del deficit, andiamo a recuperare i soldi spesi male e investiti male.