Presenteremo emendamenti in commissione e in aula e ci auguriamo che la legge di Stabilita’ sia l’occasione per una battaglia sui contenuti che abbia l’obiettivo di migliorarla. Noi ai proclami, noi preferiamo gli emendamenti, afferma Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. Da una prima lettura del testo riteniamo che siano queste le correzioni piu’ importanti: ‘Fissare un tetto alla cancellazione della tassa sulla prima casa; riportare l’uso del contante a 1.000 euro; introdurre una forma sperimentale di flessibilita’ nella previdenza; tutelare chi dovesse restare escluso dalle sette salvaguardie utilizzando i risparmi futuri del Fondo esodati; rendere strutturale l’aliquota previdenziale delle partite Iva al 27% e portarla gradualmente al 24%’. Prolungare a un triennio la durata degli incentivi del contratto a tutele crescenti del 2016 e mantenere, per il Mezzogiorno, la precedente normativa piu’ favorevole; monitorare i costi di Opzione Donna; rifinanziare il Fondo per il danno biologico e migliorare gli ammortizzatori per i lavoratori stagionali. La legge di Stabilita’ non e’ un totem e quindi puo’ essere corretta. Tra le cose che non mi convincono ci sono la cancellazione della tassa sulla prima casa per tutti e l’utilizzo del contante fino a 3.000 euro. Non mi sembrano misure europee e soprattutto, se mancano le risorse, non distribuiamo le poche che ci sono anche ai piu’ ricchi. L’errore piu’ grave e’ non aver inserito la flessibilita’ in uscita per le pensioni.
Cocis