Monti: Misure necessarie per stipendi e pensioni. Gli italiani capiranno. I Sindacati: lunedì sciopero unitario di tre ore

Il presidente del consiglio Mario Monti va nel salotto di Bruno Vespa per spiegare agli italiani l’importanza dei sacrifici da fare per salvare l’Italia e i sindacati, che riescono a ritrovare l’unità, rispondono alla manovra ‘lacrime e sangue’ con uno sciopero unitario di tre ore per lunedì 12 dicembre.

Monti da Vespa. Il presidente del consiglio utilizza il salotto televisivo per parlare agli italiani della sua “Salva Italia”. E il premier, poco impacciato e con l’aria da professore che bene gli si addice, arriva subito al punto per giustificare il suo pacchetto ‘lacrime e sangue’. “La manovra era necessaria e senza alternative, altrimenti lo Stato entro breve non avrebbe potuto più pagare né stipendi né pensioni”. Risultato: bancarotta per l’intero Paese. Il premier cerca di convincere gli italiani che i sacrifici sono necessari per evitare “il deragliamento del treno in corsa”. E si è detto convinto che “gli italiani capiranno”. Ammette che il suo pacchetto, improntato a “rigore, equità, crescita e sacrifici”, non è stata una operazione indolore. Anzi, la cosa che l’ha fatto più soffrire è quando “ho visto che per fare una cosa corposa – spiega in tv- bisognava chiamare a contribuire anche i pensionati e quelli con livelli molto bassi con il blocco dell’inflazione. A quel punto ho capito che bisogna chiamare a contribuire anche quelli dello scudo fiscale”. E questo è stato uno dei passaggio più significativi della chiacchierata con Vespa perché il professore ha cercato di giustificare i sacrifici richiesti a quella fascia di italiani che subiranno i maggiori costi sociali della manovra. Che non sono solo i pensionati ma anche tutta la classe medio bassa italiana. Spaccato sociale che già questa mattina ha scoperto il primo effetto negativo sul bilancio familiare fermandosi ad un distributore di benzina. Monti però sembra aver messo in conto le proteste e per questo liquida la reazione dei sindacati, che faranno lo sciopero generale il 12 dicembre, “più che comprensibile”. E con parole pacate ma sferzanti aggiunge. “In passato ci sono stati scioperi, anche generali, per molto meno. Francamente capisco la protesta ma invito anche tutti a pensare cosa sarebbe accaduto al lavoro e alle pensioni senza questo intervento”. Insomma è stato quasi fatto il minimo sindacale, fa intendere Monti, per prendere quelle decisioni che serviranno a “domare i mercati”. “Questi – spiga il premier agli italiani nel salotto di Vespa- sono una bestia feroce e oggi sono imbizzarriti. Noi – assicura Monti – lavoriamo per i cittadini e non per i mercati, ma non possiamo non tenerne conto perché il loro funzionamento è essenziale”. Ora però la palla passa al Parlamento che deve approvare la “Salva Italia”. E il presidente del consiglio, anche se non lo fa esplicitamente, fa capire che sul voto sarà messa la fiducia. “Il tempo è poco e i margini per eventuali modifiche ridotte al minimo”. Insomma vuole blindare il suo pacchetto lasciando ai partiti la possibilità di intervenire solo su aspetti ‘marginali’ del suo pacchetto sempreché riescano a trovare i soldi per intervenire. Tradotto: Ici su prima casa e aumento dei carburanti non si toccano così come non sarà aumentato l’Irpef. Pdl e Pd dovranno masticare bocconi amari. Ma per Mario Monti l’Italia non è solo chiamata a fare sacrifici. Il suo progetto prevede anche la “riforma del mercato del lavoro mediante concertazione con i sindacati” e poi “sviluppo e liberalizzazioni” oltre a ridurre i costi della politica. Provvedimenti, questi, che permetteranno “all’Italia di sedere al tavolo europeo e internazionale da protagonista e non da osservatore distratto”.

Sindacati: sciopero di tre ore. La risposta di Cigl, Cisl e Uil al pacchetto Monti non si è fatto attendere. Dopo un lungo periodo di distinguo e divisioni, grazie alla “Salva Italia” del professore, la triplice ritrova l’unità sindacale e proclama uno sciopero unitario di tre ore per lunedì 12 dicembre. E’ quanto emerso dall’incontro di questa mattina dei tre segretari generali dei sindacati. Nei giorni scorsi i sindacati erano stati divisi sulle misure da adottare: Cisl e Uil avevano proclamato due ore di sciopero per lunedì. La Cgil, esclusa dal tavolo, aveva raddoppiato proclamando, sempre per la stessa giornata, quattro ore di sciopero. Durante lo sciopero la triplice protesterà con presidi davanti alle prefetture. I sindacati hanno chiesto un incontro urgente al governo Monti per affrontare i problemi derivanti dalla manovra “e per chiedere i necessari cambiamenti”. Ma la triplice chiede anche un incontro a tutti i partiti per discutere assieme sugli emendamenti.

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