Il sorteggio agli ottavi di finale di Champions League, la manifestazione regina del calcio europeo, sorride a metà alle italiane. La Juventus può tranquillamente gioire, l’Atalanta deve reputarsi fortunata anche se si candida ad diventare la cenerentola della competizione. Al Napoli è andata male: il Barcellona di Messi che nella versione B ha sconfitto e buttato fuori dalla competizione l’Inter capolista era il peggio che potesse capitare. Ringhio Gattuso non mostra paura, come nel suo carattere da vero combattente. “Una grande squadra, una grande sfida, due gare affascinanti. Le affronteremo senza paura”, ha commentato con un tweet l’allenatore calabrese.
Sorride la Juve. Il Lione non dovrebbe rappresentare nessun ostacolo insormontabile per i campioni d’Italia. “Poteva andare peggio, non ci dobbiamo lamentare. Ho visto degli scontri che sono già da fuochi d’artificio, l’anno scorso l’Atletico era più difficile. Ma a fine febbraio-marzo bisogna arrivarci in forma e su quello ci stiamo lavorando”, dice il vicepresidente della Juve Pavel Nedved commenta il sorteggio degli ottavi di Champions. ” Il Lione non l’ho seguito quasi per niente, adesso cercheremo di studiarlo. Cos’è quest’anno la Champions? Non deve essere un’ossessione ma un obiettivo concreto. Ci sentiamo abbastanza forti e alla pari delle altre squadre. In Champions basta che non ti vada bene un tempo e sei fuori. Puntare solo sulla Champions è impossibile”.
L’Atalanta continua il suo sogno in Champions e ancora una volta la Dea bendata è dalla sua parte. Il sorteggio gli regala il Valencia negli ottavi di Champions League e Antonio Percassi non si nasconde: “Poteva andare sicuramente peggio. Siamo contentissimi del percorso che stiamo facendo in Europa, questo è un regalo per la tifoseria. È stata la prima volta di una cosa straordinaria, un’esperienza che facciamo per migliorare il club”. Eppure c’era chi sognava di trovare subito una big come il Liverpool: “Magari al prossimo turno, anche se il Valencia è squadra tosta, esperta e sarà durissima”, sono le parole del presidente nerazzurro.