Ne resteranno solo quattro. La Champions League entra nella fase calda. Unica squadra italiana in lizza con Juventus e Napoli che si preparano alla sfida per la prossima stagione. i rossoneri, di molto attardati in classifica rispetto ai bianconeri ed agli azzurri sono gli unici a rappresentare il Belpaese. Un altro controsenso di un calcio, quello italiano, che prova ma non riesce proprio a decollare in campo internazionale. Alla guida dell’Atletico di Madrid una vecchia conoscenza del calcio italiano. Simeone siede sulla panca della compagine iberica, la sua grinta l’ha trasmessa ai suoi giocatori e si vede. Il primo tempo si chiude con il classico risultato ad occhiali. Leggero preodominio dei padroni di casa che con Balotelli in gran spolvero hanno tentato la via del gol. Gli spagnoli non hanno passato il tempo a contenere e si sono anche resi pericolosi ma i primi quarantacinque minuti, ai punti, vanno di sicuro ai ragazzi di Seedorf. Nella seconda frazione di gioco l’Atletico alza un muro, si concede solo veloci contropiede. Il Milan sostituisce Balotelli, al suo posto entra Pazzini. In molti pensavano che Seedorf facesse giocare, almeno l’ultimo quarto d’ora, entrambi con l’ex viola davanti a supermario. E’ l’inizio della fine con l’Atletico che passa in vantaggio all’83’ con Diego Costa che sfrutta un passaggio di un compagno, dopo un calcio d’angolo battuto dalla destra, con un colpo di testa forte quanto preciso batte Abbiati. Il Milan non ci sta a perdere. Pazzini lancia i suoi compagni in attacco. Non basta, dopo tre minuti di recupero la gara finisce con i padroni di casa delusi per la sconfitta. Non è finita, a Madrid c’è la possibilità di ribaltare il risultato dell’andata.
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