Champions League, colpo del Milan in Russia

Ad un certo punto sembrava essersi messa piuttosto male. Dopo il doppio vantaggio confezionato nel primo quarto d’ora grazie ai gol di Emanuelson e di El Shaarawy, il Milan ha subito la rimonta dello Zenit per poi prevalere grazie ad una combinazione fortunosa. Sul 2-0, si pensava che gli uomini di Allegri avrebbero gestito bene il match, invece, i russi sono ritornati in partita alla fine della prima frazione grazie al gol di Hulk, la vera spina nel fianco per la difesa rossonera. La rete ha galvanizzato la squadra di Spalletti che è partita lancia in resta nella ripresa pervenendo subito al pareggio con Shirokov, complice anche una disattenzione di Abbiati che poi sarebbe stato fondamentale per il blitz. Comunque, dopo il 2-2, il Milan è entrato in netta confusione, erano i russi i padroni del campo, per una buona parte della gara hanno arrembato verso la porta rossonera ma senza mai penetrare con convinzione. Resistita alla sfuriata, la squadra di Allegri è ritornata ad affacciarsi dalle parti dell’area avversaria e, in modo piuttosto rocambolesco, ad un quarto d’ora dalla fine, Pazzini si è avventato su un cross partito dalla destra e Hubocan, nel tentativo goffo di anticipare l’ex centravanti doriano, ha segnato nella propria parte. Il vantaggio ha dato fiducia al Milan che ha contenuto le avanzate dei russi, c’è stato qualche pericolo, ma solo in un’occasione il rischio è stato grosso, quando Abbiati, con un tuffo prodigioso, si è superato su tiro potente di Anyukov. Vittoria molto importante per i rossoneri che dissipano qualche fantasma, certo non si può dire che i problemi siano ormai alle spalle, ma almeno questo cammino in Champions può proseguire con maggiore entusiasmo.

Maurizio Longhi 

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