Il sogno qualificazione continua. Arriva la prima storica vittoria in Champions League che fa sperare in un ancora più storico passaggio del turno. A San Siro l’Atalanta si prende la rivincita per la terribile gara di andata contro la Dinamo Zagabria: un secco 2-0 che tiene la Dea aggrappata alla speranza di un posto agli ottavi, grazie anche al pareggio (1-1) del Manchester City sullo Shakhtar Donetsk
La partita, purtroppo, è stata preceduta da frizioni tra le opposte tifoserie: i circa 3mila tifosi croati sono venuti a contatto con gli atalantini nei pressi del Gate numero 1 e hanno lanciato loro qualche oggetto, tra cui alcune bottiglie: gli scontri sono stati evitati solamente dal pronto intervento della polizia in tenuta anti-sommossa. Nel pomeriggio i tifosi della Dinamo avevano già mandato in tilt la viabilità di Milano: nel pomeriggio un lungo corteo – partito dall’Arco della Pace con striscioni e fumogeni – ha raggiunto lo stadio Meazza, con molte strade chiude al traffico e ovvi disagi per la circolazione.
Il sogno qualificazione si può avverare se, tra quindici giorni, l’undici di Gasperini battesse gli ucraini in trasferta e ci fosse una contemporanea vittoria del Manchester in Croazia. Il sigillo su una serata storica è messo da Muriel e capitan Gomez: ma è tutta l’Atalanta a giocar bene dominando una difficilissima partita.
Nel primo tempo l’Atalanta è padrona del campo e tira tantissimo in porta: 11 tiri su un totale di 21. Ma bisogna aspettare quasi la mezz’ora per esultare: Muriel spreca un paio di occasioni con conclusioni sbilenche ma è una volpe nello sfruttare il goffo controllo di Peric e farsi concedere un calcio di rigore dopo la traversa di Gosens (26′). Muriel dal dischetto non sbaglia e regala il vantaggio all’Atalanta.
La Dinamo si fa vedere dalle parti di Gollini solo verso l’intervallo: Orsic sfiora l’eurogol al 36′ ma la parte bassa della traversa gli nega la gioia del pareggio. E’ il solo sussulto dei croati: al 47′ della ripresa Gomez dà uno sfoggio incredibile della propria classe per il gol del 2-0 e la partita, di fatto, si decide così. L’Atalanta avrebbe nuove occasioni per dilagare con la Dinamo in attacco, ma mai pericolosa, con Pasalic, Ilicic e Gomez. Gasperini si infuria per gli errori ma la sostanza non cambia. L’Atalanta non è padrona del proprio destino ma ora con una vittoria con lo Shakhtar potrà continuare a viaggiare in Europa: se in Champions o meno lo deciderà la combinazione di risultati.