Nata 46 anni fa in un palazzone in stile sovietico della Jugoslavia comunista di Tito a Sevnica, ora Slovenia, Melania Trump, da 10 anni la terza moglie di Donald Trump, dal prossimo gennaio sarà la nuova first lady americana. Una first lady a dir poco insolita e non solo perché l’ex modella è la prima moglie di un presidente americano nata all’estero dai Louisa Adams, la moglie di John Quincy Adams, che si trasferì alla Casa Bianca nel 1825.
E, per ironia della sorte, sarà first lady al fianco di un presidente che ha giocato tutta la sua campagna elettorale sull’attacco agli immigrati. Ma Melania sarà una first lady insolita, se non imbarazzante, anche, e soprattutto, perché sarebbe la prima first lady ad aver posato nuda per una copertina di una rivista.
La foto, pubblicata da GQ nel 2000 e che mostra Melania nuda su una pelliccia d’orso, è stata nei mesi scorsi al centro di una battaglia a colpi di tweet poco edificanti tra Trump e l’allora sfidante nelle primarie Ted Cruz, dopo che un gruppo che sosteneva il senatore del Texas rilanciò la foto con la provocatoria didascalia ‘Incontra Melania Trump. La tua prossima First Lady’.
L’incontro tra Trump e Melania risale al 1998 a New York dove, dopo le prime sfilate a Milano e Parigi la modella si era trasferita due anni prima. La scintilla, si racconta, scoccò ad una festa organizzata durante la Fashion Week newyorkese. Da allora Melania non si è accontentata di essere solo la signora Trump, evitando di lavorare insieme al marito come fece Ivana, la prima, storica, moglie del miliardario, e dal 2000 ha una ha una sua linea di gioielli chiamata, ovviamente, ‘Melania’. E può rivendicare il fatto di parlare quattro lingue. E tra queste un inglese con un forte accento straniero, aggiungono i maligni.
Durante la campagna elettorale Melania ha preferito non esagerare comunque con le apparizioni pubbliche, nonostante sia stata esposta a qualche gaffe, come quella di pronunciare un discorso in parte copiato da quello di Michelle Obama. Ad appena 24 ore dalla convention del marito a Cleveland, l’ex modella infatti avrebbe letto stralci del suo discorso che era risultato molto simile a quello di Michelle Obama nel 2008. Nei cattivi rapporti con i media, Melania ha seguito le orme del marito Donald, annunciando una causa contro il ‘Daily Mail’ nell’agosto scorso, per aver riportato indiscrezioni al 100% false riguardanti la sua presunta attività di escort negli anni ’90, oltre che per aver sollevato dubbi sulla regolarità del suo permesso di soggiorno negli Usa in quegli anni.
Tuttavia, le poche volte che ha fatto campagna elettorale accanto al marito, ha mandato un messaggio chiaro, rimarcando l’immagine di un uomo duro, diretto ma che a cuore i valori importanti. ‘Se qualcuno lo attacca, lui colpisce dieci volte più forte’, ha detto in un comizio dello scorso aprile la moglie di Trump che, nel suo breve intervento durato non più di un minuto, ha definito il marito un brav’uomo e un bravo imprenditore. Senza contare che ha rimandato al mittente le accuse di maschilismo che gli sono state rivolte: Trump, a prescindere che tu sia uomo o donna, tratta tutti nello stesso modo, ha detto.
Anche quando il marito è stato travolto dalle polemiche per il video contenente le sue affermazioni sessiste e per le accuse di molestie nei suoi confronti, Melania lo ha difeso pubblicamente, affermando che Donald è un gentleman e le donne che lo accusano sono delle mentitrici. Io so che rispetta le donne, aveva detto. Credo a mio marito. Mio marito è gentile ed è un gentleman e non lo farebbe mai