CHI HA PAURA DELL’ORSO?
La ricerca artistica sul rapporto Orso-Uomo arriva in Trentino
dal 26 agosto al 5 settembre 2020
Dopo l’applaudita anteprima di metà agosto per il pubblico veneziano presso il Meta-Forte il progetto “Chi ha paura dell’Orso?” porta in Trentino gli eventi di teatro partecipato in cui fra musica avvolgente, costumi animaleschi, storie e leggende di epoche e luoghi diversi, si staglia al centro della performance il protagonista della serata, un Simulacro d’Orso.
Tre performance teatrali nelle sedi di Terlago (29 agosto), Molveno (3 settembre) e Calceranica al Lago-Caldonazzo (5 settembre) tutti in orario serale, dalle ore 20.00.
Cinque salotti culturali, luoghi di scambio e riflessione con esperti su un tema specifico che avranno luogo a Trento (presso Bookique, 26 agosto, ore 20.30 e 28 agosto, ore 18.30), a Madruzzo (presso Cantina Toblino, 31 agosto, ore 18.30), a Molveno (presso Sala Congressi, 1 settembre, ore 18.30) e Caldonazzo (4 settembre, ore 20.00).
L’ideatrice e regista del progetto, Laura Venturini, insieme alla compagnia Notte dell’Orso indaga la reazione del pubblico all’ignoto, proponendo un originale percorso catartico tra suoni e movimenti che porterà il pubblico di fronte ad una scelta conclusiva.
“La relazione particolare, se non unica, creatasi in Trentino fra Uomo e Orso nutre la nostra ricerca artistica in occasione di esplorazione dei sentimenti e delle reazioni umane di fronte all’elemento ignoto, sconosciuto, imprevedibile, affascinante e incontrollabile. In questo processo abbiamo avuto sin dal principio il supporto della collettività entusiasta di partecipare a un progetto in cui la collaborazione fra artisti e comunità locale è fondamentale. Fin da subito le realtà coinvolte si sono mostrate desiderose di affiancarci nella ricerca, nell’incontro e nella riattivazione del dialogo attraverso il mezzo dell’arte performativa, soprattutto dopo gli scorsi mesi di isolamento.”
Progetto itinerante che ha nelle scene e nei costumi dell’artista Giulia Zucchetta una componente fortemente psicologica.
“Attraverso questo progetto mi sono resa disponibile a conoscere gli animali che popolano l’inconscio, e che rappresentano comunemente le nostre paure e i nostri desideri. Sono così nate delle creature ibride immaginarie che accompagnano lo spettatore in un percorso onirico fino a permettergli di conoscere una parte di sé stesso. Contrapposto al Simulacro, il tavolo al quale queste creature sono legate, memoria del loro Banchetto congelato nell’istante in cui lo hanno abbandonato e al quale tendono senza poterci fare ritorno”
Lì si posizionerà il compositore veneziano Giovanni Dinello nella duplice veste di esecutore e performer, il cui lavoro di campionamento dei suoni trentini è stato di forte ispirazione per la realizzazione dell’apporto musicale.
“Sono sempre stato attratto dal lavorare nella natura o con suoni del paesaggio circostante, attrazione frutto della collaborazione con il progetto artistico/documentaristico “Ecouter le Monde” di Radio France Internationale. Sono particolarmente interessato alla coesistenza di suoni provenienti da questa sfera con materiale musicale acustico e digitale. Nella Notte dell’Orso, gli ascoltatori verranno guidati da suoni familiari attraverso la spirale onirica della drammaturgia, accompagnati dal mutare di questi suoni in qualcosa di nuovo, in paesaggi sonori immaginari
il pubblico assisterà ad uno spettacolo la cui poliedrica interdisciplinarietà coinvolge tutte le arti dello spettro performativo, dal teatro alla danza, dalla musica elettroacustica a quella corale, grazie alla partecipazione del Coro Paganella e del M° Claudio Vadagnini, ponendo il pubblico di fronte ad una scelta democratica, abbracciare la presenza dell’orso facendolo simbolicamente fiorire o esorcizzare la propria paura facendolo simbolicamente bruciare.
A impreziosire i tre eventi principali, cinque incontri denominati “Salotti Culturali”, occasioni di conoscenza e approfondimento sull’universo strettamente legato all’Orso e all’Uomo e sulle rispettive abitudini.
Il primo, previsto mercoledì 26 agosto (ore 20.00) dal titolo “Uomo, orso e altri animali”, un incontro sul diverso rapporto che l’uomo ha con gli animali, orso compreso.
Seguiranno, venerdì 28 agosto (ore 18.30) un appuntamento sul rapporto fra orso e carta stampata (libri e mass media) dal titolo “Orsi di carta”, e lunedì 31 agosto (ore 18.30) un focus sul coinvolgimento dell’uomo nel cambiamento dell’ecosistema del pianeta, dal titolo “L’orso nell’Antropocene”.
Concludono i due incontri “Tana Trentino” (mercoledì 2 settembre, ore 18.30) e “Orso, uomo e paure” (venerdì 4 settembre, ore 20.00), appuntamenti per conoscere sia la vita degli orsi sia quali atteggiamenti tenere nell’incontrarli.
Molti gli ospiti che interverranno fra cui Elena Guella (vicepresidente SAT), Giovanni Kezich (direttore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di S. Michele), Claudio Groff (coordinatore del settore grandi carnivori della Provincia Autonoma di Trento).
Conclude il progetto la realizzazione di tre laboratori teatrali per i ragazzi dai 6 agli 11 anni e tre per i ragazzi dai 12 ai 17 nelle giornate di venerdì 28 agosto, mercoledì 2 settembre e giovedì 3 settembre.
Per la realizzazione si ringrazia l’Associazione Oasi che ospiterà gli eventi.
Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito ed è necessaria la prenotazione sul sito Eventbrite.it.
Verranno rispettate tutte le norme anti-CoViD19 attualmente vigenti e, per tanto, il pubblico è invitato a dotarsi di maschera personale e di rispettare le distanze di sicurezza.
PROGETTO “Chi ha paura dell’Orso?”
Ricerca artistica condivisa sul tema rapporto Orso-Uomo sul territorio Trentino.
La compagnia artistica “Notte dell’Orso” composta da giovani performer, musicisti, danzatori, attori, scenografi e costumisti, investiga il rapporto Uomo-Orso allo scopo di realizzare uno spettacolo teatrale ispirato ad un frammento del romanzo in versi ‘Oneghin’ di Puškin.
Nell’interpretazione dell’autrice e regista, Laura Venturini, il tema arcaico dell’Ignoto, elemento estraneo e temibile, è simboleggiato dall’Orso.
Lo spettacolo teatrale ricava linguaggio espressivo e stile drammaturgico dalla ricerca artistica che titola “Chi ha paura dell’Orso?” con luogo in Trentino, ove il progetto Life Ursus ha visto la reintroduzione dell’orso bruno e dove il simbolo Orso e il tema Ignoto arrivano, nell’immaginario comune, a sovrapporsi fino a coincidere. La coesistenza storica e attuale fa emergere la fascinazione e la controversia necessarie allo sviluppo dell’idea drammaturgica.
Mescolando performance collettiva, opera d’arte pubblica e rituale totemico contemporaneo, gli eventi di teatro partecipato previsti costituiscono il risultato della condivisione dell’esperienza con gli abitanti del luogo. I residenti, affiancando la Compagnia, sono parte attiva dello spettacolo come realizzatori e performer, generando così un dialogo profondo sul tema.
“Chi ha paura dell’Orso” è sostenuto dai comuni di Vallelaghi, Molveno, Caldonazzo e Calceranica al Lago.
Il progetto è vincitore del bando annuale per le produzioni culturali del 2020 di Fondazione Caritro – Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto alla vasta rete di collaborazioni territoriali trentine e venete cui capofila è SAT – Società Alpinisti Tridentini.
Si ringraziano Cassa Rurale Alta Valsugana, Comunità di Valle Alta Valsugana e Bersntol, MUSE – Museo delle Scienze di Trento, Museo degli Usi e Costumi di S. Michele, Ecomuseo Valle dei Laghi, Civitates Terlago – comitato civico, Civitates Nazionale, Pro Loco Terlago, La Traversara, Associazione Interagiamo, Coro Paganella e Meta-Forte.
Si ringrazia la prof.ssa Franca Marchesin per il lavoro svolto in qualità di mediatrice sul territorio del progetto.
FB | IG: @chihapauradellorso