Vladimir Putin avrebbe dato ordine a oltre 400 mercenari di colpire il presidente ucraino Zelensky. Si tratterebbe del gruppo Wagner, una milizia privata gestita da uno dei più stretti alleati del presidente della Russia. Questi uomini starebbero operando a Kiev, in Ucraina, con un obiettivo ben preciso: eliminare Zelensky e fare in modo che Mosca prenda il controllo del Paese confinante. Se Alex Konanykhin è l’uomo che ha messo una taglia su Putin, il presidente russo sembra aver fatto lo stesso ma con il suo corrispettivo ucraino. Ma chi sono e cosa c’è da sapere sul gruppo Wagner?
Chi sono i sabotatori di Putin
Il gruppo Wagner sarebbe arrivato in Ucraina dall’Africa. Precisamente dal Mali a Bamako, dove era stato mandato per sabotare l’operazione Barkhane. Teoricamente, non ha esistenza legale in Russia, dove le compagnie militari private sono vietate, e Putin nega che ci sia un legame tra il Cremlino e questo gruppo di mercenari. Finanziatore di Wagner sarebbe Yevgeny Prigozhin, potente uomo d’affari che però avrebbe uno stretto legame con il presidente russo. Il governo ucraino sarebbe venuto a conoscenza della missione dei sabotatori il 26 febbraio. Oltre all’uccisione di Zelensky, gli uomini della milizia avrebbero ricevuto l’ordine di eliminare altri 23 rappresentanti del governo ucraino e figure di spicco, tra cui anche il sindaco di Kiev Vitaly Klitscho.
Il gruppo Wagner viene chiamato “compagnia” dagli ex poliziotti ed ex militari che lo compongono, mentre Yevgeny Prigozhin è stato soprannominato “lo chef di Putin” per le sue attività nel settore del catering e la sua vicinanza al presidente russo, relazione sempre negata dal Cremlino. La milizia privata sarebbe nata intorno al 2013 con il nome di Corpi Slavi, fondata dall’ex colonnello dei servizi segreti militari Dmitry Utkin. Dopo una fallimentare missione in Siria con un piccolo contingente di ex appartenenti alle forze speciali russe, Utkin ha rifondato l’organizzazione ribattezzandola Gruppo Wagner in onore del compositore tedesco. L’oligarca Prigozhin ne è diventato il finanziatore e, da allora, i mercenari sono stati impiegati in Ucraina a sostegno dei separatisti del Donbass, in Siria e in Africa, dove la Russia sta cercando di recuperare spazi d’influenza.