La vita di Chiara Ferragni, in fatto di popolarità e consenso, è una continua montagna russa: un giorno viene premiata con l’Ambogino d’oro per il suo impegno sociale e benefico, un altro finisce nel mirino dei social, e degli hater, per l’ostentazione della sua ricchezza, per lei ormai talmente naturale e scontata da essere considerata “normale”. Un giorno viene lodata per la sua attenzione a questioni delicate come il body-shaming bo il revenge porn, un altro scivola su una buccia di banana, pubblicando con naturalezza e ingenuità una foto in cui, insieme alla sorella, fa spese in via Montenapoleone a Milano. Senza mascherina e co una borsa Birkin Hermes, in pura pelle di coccodrillo, da 100mila euro.
Inevitabile lo tsunami di commenti di accusa, dai più livorosi e violenti (“Vergognati”) ai più discreti e pacati: “Chiara, la mia stima per te è immensa, sei una donna eccezionale, tuttavia devo fartelo notare: con tanti milioni di followers, sfoggiare una borsa di coccodrillo del Nilo – animale oggi tristemente in via di estinzione – non è davvero la cosa più coerente dopo che porti tuo figlio nelle fattorie. Con il rispetto che ho sempre provato, perdona l’intromissione e magari il commento inadatto…”.
Accanto ai tantissimi animalisti offesi, c’è poi anche chi ci vede anche poco rispetto non solo per gli animali, ma anche e soprattutto per gli essere umani: “Sotto questo triste natale, con migliaia di persone senza lavoro, con una pandemia in corso…ostentare 100 mila euro di borsa è veramente fuori luogo”.
Ma Chiara a queste polemiche è ormai abituata, e non sembra aver accusato particolarmente. Tanto che la foto successiva, sul suo profilo Instagram, la vede ricoperta di gioielli Pomellato. Pelliccia e borse di pelle, però, nelle ultime foto sono sparite, sostituite da una giacchina di maglia e una borsa abbinata. Dior, ovviamente, ma eco a animal friendly. Evviva!