Chiediamo il rispetto delle norme da parte del Distretto di Nocera

Al Governatore della Regione Campania
Al capo di gabinetto avv. Alimerina Bove
Alla Segreteria del capo di gabinetto
Alla segreteria del Presidente Dr.ssa Graziella Mandato
Al Presidente della Commissione Sanità Vincenzo Alaia
All’Assessore Ettore Cinque
Al Direttore generale ASL Salerno ing. Gennaro Sosto
e p/c Al Tavolo Tecnico della Commissione Sanità
Al Garante per i Diritti dei Disabili Regione Campania
dr. Paolo Colombo
Al Coordinatore regione Campania dell’Associazione
MID dr. Giovanni Esposito
Al sindacato CISL e UIL
Al presidente regionale Cittadinanzaattiva
Dr. Lorenzo Latella
Alle famiglie

Oggetto: chiediamo il rispetto delle norme da parte del Distretto di Nocera

Leggiamo sulla stampa una nota in cui si riportano le posizioni del Distretto di Nocera, non sappiamo
se fatte proprie o meno dalla ASL. Sappiamo però che al danno ora si aggiunge la beffa. Nella nota
si dice che non c’è bisogno che i malati si presentino alla commissione UVI del 18 agosto, quella che
decide se togliere loro le cure di cui hanno bisogno e spedirli in RSA. Deciderà sul paziente senza
neanche vederlo, una sentenza in contumacia. Forse il Distretto vuole far credere che questa sia una
concessione; invece, è la conferma macroscopica di un atteggiamento di violazione delle norme e
di offesa ai malati e alle loro famiglie. E allora ricordiamo che:

– queste commissioni UVI sono irregolari e illegittime. Lo sono perché lo erano le commissioni
UVBR che hanno “consigliato” di mandare questi malati in commissione UVI. Quelle
commissioni UVBR erano composte da 2 o 3 membri invece dei sette previsti dalla legge e non
avevano nessuna competenza perché formate da una fisiatra e un infermiere, incapaci di
valutare malati neurologici. È stato scritto anche nei verbali delle commissioni precedenti, è
stato detto da tutti, a partire dalle famiglie, tutti lo hanno capito tranne il distretto di Nocera.
– Per questo tipo di malati la Regione sta lavorando per una delibera e una Legge (per la quale
abbiamo raccolto 12 mila firme) che prevede che a questo tipo di malati sia garantito il diritto
alla cura presso un diverso setting evitando che siano mandati in RSA, dove sarebbero
“condannati”. Il direttore Postiglione all’ultimo tavolo tecnico della Commissione Sanità del 4
luglio presso la Regione ci ha detto che fino all’approvazione delle nuove norme sarebbero stati
bloccati i trasferimenti in RSA. Ma al Distretto di Nocera non importa niente.
– Ora il Distretto dice che i malati possono anche non andare a visita, non serve. Ci annuncia che
li manderà lo stesso in RSA. Ma questo è contro la legge, in particolare la Legge 8/2003, perché
le commissioni UVI possono essere chieste solo dal malato (e suoi tutori) o dal medico curante.
Familiari e medici curanti di questi malati si sono opposti in ogni modo a queste commissioni.
In più è ovviamente contro la legge e contro ogni logica valutare un paziente senza neanche
vederlo. Non basta: chi dovrebbe valutare secondo il Distretto questi malati neurologici? Il
direttore FF del distretto, infettivologo e un fisiatra. Qualcuno spieghi al Distretto di Nocera che
non può agire come vuole contro le leggi e addirittura annunciarlo in un comunicato. Non può.
I dieci disabili gravi il 18 agosto andranno al distretto. Simbolicamente Tutti noi andremo con loro.
Pretenderemo che le loro patologie neurologiche, psichiche e sensoriali siano valutate
dall’infettivologo direttore FF del distretto e che se ne assuma la responsabilità, sapendo anche che
saranno commissioni irregolari e illegittime come lo erano le commissioni UVBR da cui nascono.
Chiediamo però al Governatore, ai vertici della sanità, al Dg della ASL di porre fine a questo stillicidio
assurdo nei confronti di persone che si trovano in condizioni di salute drammatiche. Chiediamo che
anche al Distretto di Nocera vengano osservate le leggi e le indicazioni della Regione. Chiediamo che
i pazienti siano valutati da chi può farlo, ovvero da commissioni UVBR regolari per numero dei
membri e per professionalità. Chiediamo rispetto per i malati e il loro diritto ad essere curati, e non
“inseguiti” da un distretto che pretende ad ogni costo di metterli in RSA al di là della valutazione
clinica, perfino senza neanche vistarli. Ora basta, per favore.
La portavoce
Annarita Ruggiero

Promotore
Prof. Antonio d’Angiò

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