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“Trasformare notizie di ordine privato in un titolo-bomba che esplode diffondendosi in tutto il mondo e le cui schegge danneggiano la fede di molte persone non mi sembra un’azione corretta. Penso che una questione simile dovrebbe essere affrontata con criteri più sereni e oggettivi, non con una carica di espressioni amare come quelle usate dall’ex nunzio. Mi sembra davvero che il monsignor Viganò che ho conosciuto io non sia la stessa persona che scrive e dice queste cose”. Così, a Repubblica, il cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga.
Sinceramente – afferma il porporato sudamericano è a capo del C9, – non so fino a che punto il Papa abbia agito o meno. È una questione che supera la mia conoscenza e la mia giurisdizione. Credo che Francesco sia un uomo di Dio e che agisca sempre con fede e saggezza”. Alla domanda se dietro il dossier di Viganò vi possa essere un complotto, il cardinale spiega che “fin da subito si è percepita una reazione negativa contro Francesco che aveva l’obiettivo di indebolire il suo magistero. Le tensioni sono inevitabili data l’eterogeneità delle persone che fanno parte della Chiesa, tuttavia cercare la verità e amare l’unità è un dovere per tutti, soprattutto quando si opera per fede. L’accettazione o meno della persona del Papa non può dipendere da un’ottica mondana di simpatia o antipatia, ma solo dalla fede. Se manca la fede, manca ciò che è fondamentale”
