Chiusura positiva per Piazza Affari. Spread ancora a quota 500

Dopo l’andamento altalenante della giornata, Piazza Affari ha chiuso in positivo. Complici anche le vendite della mattinata, Il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dello 0,12% a 13.937 punti mentre il Ftse All Share ha guadagnato lo 0,08% a quota 14.688. Il differenziale tra i titoli di stato decennali italiani con i tedeschi ha toccato quota 511 punti base, con il rendimento Btp salito al 7,3% . In chiusura, lo spread si è attestato poco sotto i 500, a 497.77 punti base.

Performance contrastanti per il comparto bancario. Intesa Sanpaolo ha chiuso in ribasso dell’1,55% all’indomani della nomina a Ceo di Enrico Cucchiani. Il nuovo consigliere delegato di Cà de Sass, a detta de Il Sole 24Ore, potrebbe riesaminare la politica dei dividendi annunciata da Corrado Passera prima di lasciare l’istituto di credito. A causa della difficili condizioni economiche attuali, Cucchiani potrebbe infatti decidere di non distribuire la cedola agli azionisti. Male anche Ubi Banca (-2,13%), Mps (-1,85%), la Popolare di Milano (-1,18%), Banco Popolare (-2,35%). Invariata Mediobanca mentre in rialzo Unicredit (+0,86%), nonostante il downgrade di Nomura.

Finalmente positiva Finmeccanica che ha terminato gli scambi avanzando del 3,50% 3,074 euro. Ieri il colosso pubblico italiano ha annunciato la convocazione per giovedì primo dicembre del consiglio di amministrazione che dovrebbe ritirare le deleghe al presidente Pier Francesco Guarguaglini. “All’ordine del giorno ci sarà la revisione deleghe e conferimento poteri di cui alla delibera del 4 maggio 2011”, ha precisato la società nella nota diffusa ieri sera. “La convocazione del cda e la potenziale uscita di Guarguaglini sono notizie positive per il titolo – commentano gli analisti di Intermonte – E’ ovvio che una positiva risoluzione della vicenda è una condizione necessaria per il miglioramento della performance del titolo”.

Bene anche Eni che è avanzata dello 0,82% a 14,67 euro.

Male invece tutta la “Galassia Agnelli”: Fiat Spa è arretrata del 2,95% a 3,352 euro, Fiat Industrial dello 0,91% a 5,99 euro mentre la holding Exor dello 0,64% a 13,98 euro. Prysmian finisce sul fondo del paniere principale in calo del 4,69% .

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