BOLOGNA. ‘Sono l’ottantaseiesima vittima’. Parole di Luigi Ciavardini, condannato per l’attentato del 2 agosto 1980, durante una pausa del processo Cavallini, davanti a una parente delle vittime: ‘Forse siamo 89. Possiamo inserire anche tutti gli altri condannati per questo processo che stanno pagando ancora l’onta di questa offesa. Non togliamo nulla al nostro passato, ma per questa strage non abbiamo nessun tipo di colpevolezza’.
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