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Se i magistrati di Napoli disponessero la richiesta di accompagnamento coatto nei confronti di Silvio Berlusconi si contro il quale il PdL farebbe muro, rispedendolo al mittente. Si tratterebbe di una “atto di grave irresponsabilità e noi glielo rimandiamo subito indietro”, assicura il capogruppo del Pdl alla Camera dei Deputati,Fabrizio Cicchitto. Avvicinato dai giornalisti il capo dei deputati si augura che i pm di Napoli “non facciano un atto di così grave irresponsabilità e così marcatamente destabilizzante”. “Ma se accadesse tutto ciò – puntualizza subito Cicchitto- il Parlamento dovrebbe rispondere. Noi glielo rimandiamo indietro”. Nel caso in cui il presidente del consiglio si rifiutasse di farsi sentire dai magistrati napoletani, Cicchitto esclude qualsiasi azione di forza, “non vengono a prenderlo i Carabinieri, non siamo ancora ai tempi di Pinochet”. La procura di Napoli, intanto, resta sulle sue posizioni ed è quindi sempre intenzionata a sentire il premier come testimone nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta estorsione ai suoi danni da parte dell’imprenditore pugliese Giampaolo Tarantini. Nonostante domenica sia scaduto l’ultimo dei quattro giorni indicati dai magistrati napoletani per l’audizione di Berlusconi, non si esclude che la procura possa ancora trovare un accordo con i legali del premier.
