Torna a Cicerale, in provincia di Salerno, da oggi al 23 agosto la tanto attesa tradizionale ‘Festa dei ceci’, organizzata dalla Pro Loco guidata dall, instancabile presidente Matteo Del Galdo e dal Comune di Cicerale, governato dal sindaco Francesco Carpinelli. Un appuntamento da non perdere assolutamente. ‘Il nostro rinomato cece, cucinato secondo tradizione ed interpretato nelle più appetitose proposte e varianti, è il protagonista della caratteristica Festa in programma nella antica cittadina di Cicerale da stasera al 23 agosto. Un appuntamento di forte richiamo turistico per la sua particolarità e la gustosità dei piatti serviti nel suggestivo contesto del centro storico, nei cortili degli antichi palazzi nobiliari, tra essi, il cinquecentesco Palazzo Marchesale dei Primicile Carafa; la cappella di Santa Maria apparente della famiglia Marra; il Palazzo dei nobili di Sarluca, trucidati nel 1861 dopo l’unità d’Italia perché fedeli ai Borboni; la Cattedrale che nel 1800 sorse sulle rovine della antica cappella di San Giorgio. Sono preziose testimonianze di un passato glorioso e custodi di tradizioni affascinanti ed uniche che connotano un territorio di grande bellezza, caratterizzato da una natura preponderante’, dice Matteo Del Galdo che parla con l’entusiasmo di sempre della sua ‘creatura’, cresciuta negli anni e sempre più famosa. Ampiamente partecipata dalla popolazione, la nutrita rassegna è tra le più belle ed autentiche del Cilento con i suoi splendidi 38 comuni, propone un ampio ed interessante percorso culturale eno-gastronomico: dalle tradizionali lagane e ceci, fino alle frittelle con farina di ceci, e tante altre delizie per un menu completo ed interamente dedicato al legume autoctono, dall’antipasto al dolce, al gelato, innaffiato da ottimo vino cilentano, di quelli generosi che si lasciano bere piacevolmente. Mostre d’arte e quella animata degli antichi mestieri, artigianato tipico, rappresentazioni in costume, antichi balli caratteristici e tanta buona musica popolare (Myosotis, Alina, Donnaluna ecc).
Grande assente quest’anno, un’istituzione della Festa: Antonio Del Galdo, indimenticabile ‘pigiatore di uva’ al quale va il pensiero e la riconoscenza di tutta la cittadinanza. Era tra i più attivi ed appassionati sostenitori di questa autentica chicca cilentane che si distingue da tante altre sagre per l’assoluta genuinità dei presupposti oltre che dell’ottimo cibo servito a prezzi autenticamente popolari. Il famoso e ricercato cece di Cicerale dalla polpa ricca e gustosa, vanta delle proprietà fisiche ed organolettiche eccellenti che lo rendono unico e lo hanno portato ad essere riconosciuto quale Presidio Slow Food dal 2012. Infatti, è tra le migliori varietà esistenti al mondo, simbolo della civiltà contadina ciceralese, emblematico della biodiversità campana, della sana alimentazione e della longevità che costituisce uno degli aspetti più significativi della Dieta Mediterranea, patrimonio dell’Umanità, secondo l’Unesco.
Innanzitutto il nostro rinomato cece ed in generale le nostre produzioni agroalimentari tipiche costituiscono, insieme alle tante bellezze naturali, alla storia ed alle tradizioni di Cicerale, dei volani di sviluppo di primaria importanza per il nostro territorio, sottolinea il sindaco Francesco Carpinelli, e puntiamo su essi innanzitutto per ridare slancio alla nostra economia e recuperare le nostre preziose radici. Particolarmente energetico e nutritivo, con grandi capacità diuretiche, dal colore dorato con una sfumatura nocciola chiaro, il cece ciceralese che dà il suo nome alla ridente cittadina, si distingue per il sapore più intenso ed appetitoso rispetto alle tante qualità di ceci comuni. È contraddistinto da un basso contenuto in umidità che assicura un tempo di conservazione prolungato ed in cottura si ingrossa notevolmente offrendo buondì un’ottima resa.
La manifestazione di grande coinvolgimento vede un calendario di tre serate in cui è possibile degustare le tante ricette tradizionali, a base del pregiato legume, con il piacevole sottofondo della musica popolare. Così come in ogni sagra che si rispetti, sono presenti interessanti mostre artistiche e gli immancabili e suggestivi appuntamenti con la cultura e il folklore, alla scoperta dei mestieri di una volta e della ricca storia e delle affascinanti leggende del borgo, e della zona, a partire da quelle legate all’antichissima Corbella di ‘Donna Savella con le sue trentatré Castella’ illustrata ai visitatori accolti con proverbiale ospitalità, attraverso racconti, proverbi e versi dei cantastorie ed i racconti degli esperti e degli anziani custodi di tanto sapere. Nelle pittoresche viuzze del tipico borgo si ballerà, come tradizione, al ritmo di brani tradizionali intonati e suonati da musicisti itineranti che arricchiranno con la loro voce e le tipiche ballate cilentane la Festa dei Ceci, per un’occasione davvero unica di sano ed autentico divertimento.
La tradizionale Festa dei ceci vede capillarmente mobilitata l’intera cittadinanza, coordinata in maniera professionale e con estrema passione dalla Proloco con il direttivo tutto, guidata dal pluririconfermato ed infaticabile Matteo Del Galdo, con il fattivo tesoriere Giovanni Gargaro tesoriere, la vicepresidente Carmela Ferri ed i consiglieri Tolomeo Carmine e Antonio Marzocca. Agli stand: Gerarda e Paola Cafasso, Enza Del Galdo, Gianluigi Carpinelli, Rossella Corrente, Concetta Del Galdo, Pina Gargaro, Stefania Tesoniero, Giorgio Mollo, Angelo Pio Tesoniero, Domenica Lisa, Alberina Corrente, Davide Del Galdo, Domenico Manzo, Carmela Ferri; ai fornelli: Lucia Valva, Celestina Ruggero, Maria Benedetta Coppola, Agostina Paladino, Anna e Carmine Gargano; assistenza: Massimo e Francesco Belgrande, Giuseppe Coppola, Donato Tesoniero, Loris Torrusio, Daniele Palumbo ed i ragazzi Mina Giandonato e Stefano Fatima. Rappresentazione antichi mestieri: Virginia Torrusio, Irene Russo, Rosina e Swami Del Galdo, Pasquale Cammarota, Lauretta Voria, Antonietta Mottola, Giorgia e Giovanna Paladino, Vincenzo Pomposelli.
Teresa Lucianelli