Il ministro dell’Interno cileno Andrés Chadwick ha confermato il bilancio di sette morti nelle proteste di piazza contro l’aumento delle tariffe, annunciando di avere esteso lo stato di emergenza, in atto da due giorni nella capitale, ad altre città del Paese.
E mentre Santiago vive la sua seconda notte di coprifuoco, il governo fa sapere che finora sono state arrestate 152 persone per violenze, 40 per saccheggi e 70 per gravi aggressioni. Poco dopo ha parlato anche il presidente Sebastian Pinera: “Siamo in guerra contro un nemico potente e implacabile, che non rispetta nulla o nessuno”, ha detto, condannando nuovamente le violenze avvenute durante le proteste di questo fine settimana contro l’aumento delle tariffe.
Piñera, durante un incontro con i media, ha insistito sul carattere ‘organizzato’ delle proteste sottolineando che “unico scopo” dei responsabili “è quello di causare il maggior danno possibile”.