Settanta tibetani, sono stati arrestati dalla polizia cinese, con l’accusa di aver incoraggiato e favorito le autoimmolazioni. Gli arresti sono avvenuti nella provincia orientale cinese di Qinghai, dopo che diversi attivisti tibetani si sono dati fuoco in quest’area a partire da novembre, afferma il vice capo della polizia provinciale Liu Benqian, citato dall’agenzia stampa ufficiale Xinhua. La settimana scorsa due tribunali nel Sichuan e nel Gansu hanno condannato un tibetano a morte e altri sette a pene fino a 12 anni di carcere. Circa 100 tibetani, la maggior parte monaci buddisti, si sono dati fuoco per protesta contro il dominio cinese a partire dal 2009.
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