La Cina ha inviato quasi seimila operatori sanitari da tutto il paese nella provincia di Hubei nel tentativo di combattere il nuovo focolaio di coronavirus che si e’ sviluppato nella capitale regionale Wuhan. “Un totale di 4.130 operatori sanitari, in 30 squadre, sono arrivati e hanno iniziato a lavorare”, ha dichiarato Jiao Yahui, un funzionario della Commissione sanitaria nazionale in una conferenza stampa, aggiungendo che entro la fine della giornata di oggi, altri 1.800 operatori sanitari arriveranno in loco. I primi lotti di aiuti sono stati inviati venerdi’ scorso da Shanghai e dalla provincia del Guangdong.
Il governo cinese inviera’ altri 2.500 operatori sanitari a Wuhan entro due giorni, per aiutare la citta’ a combattere il nuovo focolaio di coronavirus. Lo ha dichiarato ieri il primo ministro, Li Keqiang, nel corso della sua ispezione in citta’. Il premier ha annunciato che 20 mila paia di occhiali protettivi sarebbero arrivati in citta’ entro la serata di ieri. I dipartimenti competenti adotteranno molteplici misure per garantire la fornitura di abiti protettivi, ha aggiunto Li. Il premier ha chiesto alle autorita’ locali di impegnarsi nel lavoro di prevenzione e controllo delle epidemie, di fondamentale importanza per ridurre sia il tasso di incidenza che il tasso di mortalita’, salvaguardare la vita e la salute delle persone.
“Dobbiamo combattere risolutamente per vincere la battaglia contro l’epidemia”, ha detto Li, che si e’ recato all’ospedale di Jinyintan, dove e’ stato ricoverato il maggior numero di pazienti infetti e gravemente malati. il primo ministro ha conversato con operatori sanitari del reparto di terapia intensiva tramite videochiamata, e poi con medici, infermieri e militari provenienti da tutto il paese, esortandoli a fare tutto il possibile per curare i pazienti e prestare attenzione alla propria salute. Li ha inoltre visitato il cantiere dell’ospedale Huoshenshan, una struttura sanitaria per il trattamento di pazienti infetti dal nuovo coronavirus che dovrebbe essere ultimata all’inizio di febbraio.
Il primo ministro ha esortato gli operai a “correre contro il tempo” per terminare la costruzione dell’ospedale e renderlo “un’isola di sicurezza” per i pazienti. “Dobbiamo usare ogni mezzo possibile per ammettere tutti i pazienti in ospedale”, ha detto Li, sollecitando gli sforzi per proteggere i lavoratori edili dalle infezioni. Visitando un laboratorio nel Centro provinciale Hubei per la prevenzione e il controllo delle malattie, Li ha esortato i ricercatori ad accelerare la ricerca sul nuovo coronavirus. Il premier cinese ha inoltre convocato una riunione per attuare ulteriori disposizioni sulla prevenzione e il controllo delle epidemie in modo piu’ efficace, affermando che i progressi compiuti a Wuhan daranno fiducia alle persone in tutto il paese.