La Cina continuera’ a lavorare per ridurre la poverta’ con l’obiettivo di sollevare da tale condizione almeno dieci milioni di persone quest’anno. E’ quanto emerso dalla riunione esecutiva di ieri del Consiglio di Stato, l’organo di governo presieduto dal primo ministro. Nell’incontro, il premier, Li Keqiang, ha dato istruzioni specifiche su come portare avanti questo lavoro e gestire meglio i fondi per la riduzione della poverta’. “Dobbiamo sforzarci di raggiungere l’obiettivo di alleviamento della poverta’ per quest’anno. Attuare queste misure entro il 2020 e’ il solenne impegno che il nostro partito e il governo hanno preso con il popolo”, ha detto Li.
Secondo l’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori in questo ambito, nel 2018 sono state sollevate dallo stato di poverta’ 13,86 milioni di persone. I dati forniti dall’Ufficio per la riduzione della poverta’ mostrano che il nuovo approccio basato sullo sviluppo in aree povere di industrie emergenti come il commercio online, il fotovoltaico e il “turismo rurale” sta dando dei frutti. Nel 2018 sono stati costruiti o rinnovati circa 208 mila chilometri di strade in zone rurali e il 94 per cento dei villaggi poveri e’ ora coperto da servizi internet a banda larga. La riunione ha decretato che saranno migliorati gli accordi interregionali. “Dobbiamo applicare rigorosamente i criteri di poverta’ che riguardano i cinque bisogni essenziali di cibo, abbigliamento, istruzione obbligatoria, assistenza sanitaria di base e luogo in cui vivere. Ogni centesimo dei fondi per la riduzione della poverta’ deve essere utilizzato in modo efficace e trasparente”, ha detto Li.