Dopo il recupero di maiali e anatre senza vita, questa volta è toccata ai pesci. Oltre 250 chilogrammi di pesci morti sono stati rinvenuti nelle acque di un fiume artificiale a Shanghai, nel distretto di Songjiang, lo stesso nel quale il mese scorso, furono trovati quasi 5.000 maiali morti. Secondo quanto riferisce la stampa locale, la segnalazione degli animali morti, è stata data dalla stessa popolazione. “La qualità dell’acqua è normale e sicura” ha dichiarato Zhang, funzionario dell’autorità per le acque del distretto di Songjiang, aggiungendo che il pesce è morto a causa di attività di pesca illegale per lo più tramite elettrificazione e che comunque le autorità stanno continuando a effettuare dei monitoraggi periodici dell’acqua. Esclusa la possibilità che i pesci siano morti a causa dell’inquinamento in quanto il fiume è circondato soprattutto da abitazioni e da negozi e non ci sono fabbriche che possano scaricare nelle acque. La Commissione Municipale per l’agricoltura di Shanghai sta ancora indagando sulle cause della morte dei pesci. Liu Fengqiang, vicedirettore e portavoce del dipartimento per la protezione ambientale del distretto di Songjiang, ha dichiarato che non vi è alcun collegamento tra il ritrovamento di pesce senza vita e quello dei maiali avvenuto lo scorso mese, nè con i casi di influenza aviaria da virus H7N9 che negli scorsi giorni ha provocato la morte di sei persone (di cui quattro a Shanghai).
Tags Cina pesci morti recupero maiali morti Shanghai virus aviaria
Riprova
Conferenza sulla solidarietà europea ad Arad, Romania
Per due giorni, il 4 e 5 settembre, la città di Arad, sita nell’ovest della …