Boeing, Lockheed Martin e Raytheon sono tra le aziende americane finite nella lista delle sanzioni decise dalla Cina su compagnie e individui per la vendita di armi a Taiwan: lo ha annunciato il portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, Zhao Lijian. La decisione, ha spiegato Zhao nel corso della conferenza stampa quotidiana, è stata presa “per salvaguardare gli interessi nazionali” adottando quelle “misure necessarie” contro società e individui che hanno avuto “un ruolo nella vendita di armi a Taiwan”, considerata da Pechino una regione ribelle. La mossa è in risposta all’ultima operazione annunciata dagli Stati Uniti il 21 ottobre sul trasferimento di armamenti molto sofisticati per un valore totale di circa 1,8 miliardi di dollari tra lanciarazzi multipli, missili aria-terra a lungo raggio e sistemi di ricognizione. Resta da chiarire come possano incidere le sanzioni annunciate data la pressochè inesistenza di attività per la difesa della tre società Usa in Cina.
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