Un altro tibetano si è dato fuoco oggi nel sud-ovest della Cina, facendo salire così a 40 il numero delle persone immolatesi dal marzo nelle regioni cinesi a maggioranza tibetana per protestare contro le politiche repressive di Pechino. Stando a quanto riferito dall’organizzazione Free Tibet, che ha sede a Londra, l’uomo si è dato fuoco nella strada principale di Ngaba, nella provincia del Sichuan, dove sono subito intervenuti gli agenti di sicurezza per domare le fiamme. L’uomo sarebbe ancora vivo, ma con gravi bruciature sulla parte superiore del corpo. “Nel momento in cui i media di tutto il mondo sono concentrati sugli atleti cinesi, la repressione di Stato cinese sta spingendo i tibetani a darsi fuoco nell’indifferenza dei mezzi di informazione – ha denunciato in una nota il direttore di Free Tibet, Stephanie Brigden – la Cina sta gareggiando ai Giochi Olimpici sebbene abbia violato ogni impegno per il rispetto dei diritti umani assunto nella sua corsa per i Giochi del 2008”.
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