“Io sostengo tutte le candidate e i candidati del Pd e i nostri bravi amministratori come Giorgio Gori, Stefano Bonaccini, ero con Antonio Decaro e con Dario Nardella”: la segretaria del Pd Elly Schlein lo ha detto nella registrazione della puntata di 5 Minuti in onda su Rai 1, rispondendo così a chi sostiene che il suo cuore batte solo per alcuni candidati dem alle europee. Basti pensare che durante un recente comizio a Bergamo con il sindaco Gori e Cecilia Strada, la leader dem ha invitato al voto solo per la Strada.
A tal proposito, la Schlein ha spiegato: “Naturalmente sostengo anzitutto le capoliste e i capolista del nostro partito, Cecilia Strada al Nord Ovest, Lucia Annunziata al Sud e Stefano Bonaccini nel Nord Est. Naturalmente si vota con tre preferenze, due donne e un uomo oppure due uomini e una donna. Votateli tutti perché votare fa la differenza”. Insomma, prima di tutto vengono i capilista e le capolista. Del resto Giorgio Gori non aveva ricevuto il consueto invito al voto da parte della Schlein nel comizio in cui era presente anche Cecilia Strada.
Non sono mancate le critiche alla premier Giorgia Meloni sia per l’accordo sui migranti siglato con l’Albania sia per i provvedimenti varati dal governo in tema sanità. In riferimento al primo punto, la Schlein ha detto: “Noi siamo contrari, lede il diritto di asilo. Qui c’è una deportazione in un altro Stato. Meloni va, a quattro giorni dal voto, a fare un costosissimo spot elettorale: doveva costare 650 milioni che stanno diventando 800 milioni. Non ci facciamo più dire che non ci sono i soldi per assumere i medici. E’ una grande presa in giro”.
Il dl Sanità, invece, lo ha commentato dicendo: “Ho trovato molto grave la presa in giro agli italiani con il decreto di ieri che non mette una risorsa in più. Se si vogliono davvero abbattere le liste d’attesa serve mettere molte più risorse e assumere personale, perché i reparti si svuotano e le liste d’attesa si allungano. Chi è ricco si può curare e chi non ce la fa sta rinunciando”.