Ciriani: ‘L’autonomia differenziata non crea cittadini di serie A e B’

‘’Probabilmente  arriverà presto in Aula l’autonomia differenziata e quella successiva il premierato, ecco non dobbiamo temere queste sfide”: a dirlo è stato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, intervenendo all’assemblea degli eletti di FdI, “8.000 campanili, un’unica grande storia”, nel corso della Conferenza programmatica di Pescara “L’Italia cambia l’Europa”.

Durante l’incontro si sono alternati sul palco – tra sindaci, assessori e consiglieri – decine di amministratori di FdI negli enti locali che, coordinati dal sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, hanno presentato le loro esperienze di governo del territorio e si sono confrontati anche sulle difficoltà del ruolo e sulle soluzioni per affrontarle. Al loro fianco anche il sottosegretario all’Interno, Wanda Ferro, che ha la delega agli Affari interni e territoriali. L’intervento di Ciriani non era previsto. Il ministro ha spiegato di essersi affacciato al panel “perché provengo da quella storia e ritengo una fortuna aver potuto fare l’amministratore locale prima e regionale poi”, così come la stessa Ferro.

Ciriani si è dunque soffermato sull’importanza per il partito di avere una classe dirigente locale di qualità, che sul territorio inizia a sperimentare gli oneri, “la fatica” del governo, che poi si proietta anche a livello nazionale. “Non basta una grande leader, serve una grande classe dirigente di amministratori locali”, ha avvertito Ciriani, sottolineando che “altrimenti non ce la faremmo”. Anche perché, ha ricordato il ministro, i temi locali incrociano anche le grandi riforme nazionali come il premierato e le autonomie. “A chi ci dice che potrebbero mettere in difficoltà l’assetto nazionale dico – ha chiarito Ciriani – che noi siamo qui a garantire che nessuna riforma creerà cittadini di serie A e cittadini di serie B”. Tutti avranno gli stessi diritti e gli stessi doveri”.

“Quello a cui pensiamo, e che abbiamo scritto nel nostro programma elettorale, è una riforma delle autonomie regionali che aggiunge qualcosa a chi lo chiederà, ma non toglie niente agli altri. Questo processo avverrà salvaguardando l’unità nazionale del nostro Paese e salvaguarderà naturalmente diritti e doveri di tutti i cittadini italiani, ma sarà alla fine secondo me un processo di modernizzazione”, ha sottolineato ancora Ciriani, che ha chiarito come l’autonomia comporterà “non privilegi, ma nuove responsabilità per gli amministratori”. “Vi chiedo – ha concluso il ministro – di rappresentare la responsabilità di un partito ambizioso, autorevole, che sa che, come per una casa, la sua solidità si costruisce dalle fondamenta”.

“E’ uno scambio vergognoso quello tra Lega e Fratelli d’Italia, tra autonomia e premierato. Da un lato lo Spacca Italia di Calderoli che riduce i servizi sul trasporto pubblico locale, scuole, sanità, non solo per il Sud, ma per tutte le aree interne e le aree di montagna. Faremo di tutto per fermarlo. Se non dovessimo riuscirci, perché vincono con le loro prove muscolari, con i numeri, anziché con la politica, ci sarà l’unica strada che è quella del referendum. E qui al Senato proveranno a forzare le regole. Vogliono concentrare tutti i poteri nelle mani di una sola persona, di Giorgia Meloni. Non glielo consentiremo. Vogliono riscrivere alla Costituzione antifascista proprio quelli che non hanno partecipato alla sua scrittura, che l’italianiamo. Se non dovessimo riuscire a fermarli, ci penserà il popolo italiano”, ha detto il senatore Francesco Boccia, capogruppo al Senato del Pd.

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